tag:blogger.com,1999:blog-1822378970560336792024-03-19T05:31:47.674+01:00Fragola e ZafferanoSerenahttp://www.blogger.com/profile/04348216241419322535noreply@blogger.comBlogger78125tag:blogger.com,1999:blog-182237897056033679.post-34282309794975424042012-06-05T22:09:00.000+02:002012-06-05T22:09:26.733+02:00CHOCOLATE CHIP COOKIES<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGqwk7PJLCLQ_7QvhAyUieBkHkH3p4lyEVa6CyiPzABy02ri-VyvRP1sSg-QhtJDtwoFeMLgYhjkV-lkK4Ta5B07QuPsKTeJetbPpVbTIa5qJ4LKtqfUm5Iyd8n38srIC2xcQS1axc-6ZN/s1600/CIMG7246+(1).JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjGqwk7PJLCLQ_7QvhAyUieBkHkH3p4lyEVa6CyiPzABy02ri-VyvRP1sSg-QhtJDtwoFeMLgYhjkV-lkK4Ta5B07QuPsKTeJetbPpVbTIa5qJ4LKtqfUm5Iyd8n38srIC2xcQS1axc-6ZN/s640/CIMG7246+(1).JPG" width="480" /></a></div>
<b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;"><br /></span></b><br />
Prima o poi mi arresteranno...mi arresteranno per attentato alla salute pubblica.<br />
Ogni qualvolta preparo teglie e teglie di biscotti, la glicemia di chi li mangia sale vertiginosamente, le loro arterie rischiano l'occlusione e il loro colesterolo si impenna.<br />
Ma d'altronde cosa sono i biscotti se non puri agglomerati di zucchero, burro e uova??<br />
Non so se faccio bene ad avere questi rimorsi di coscienza. D'altronde sono le persone che devono darsi un contegno, un limite. Invece la scena è sempre la stessa: al primo assaggio i golosoni intuiscono la mole di burro e zucchero presenti nel biscottino e storcono il naso, facendomi presente la cagionevole salute di cui godono, e poi gli stessi li ritrovi zitti zitti a farsi il bis, se non il tris.<br />
E anche questi tipici biscotti American style in effetti non si sottraggono al minimo comun denominatore del biscotto per eccellenza, ovvero "tanto burro e tanto zucchero". Non saranno approvati dalla Weight Watchers, ma che ci volete fare...a me ricordano tanto il mio viaggetto nella Grande Mela, fatto neanche un mese fa, e quando la nostalgia mi assale, io sforno.<br />
<br />
Per questa ricetta devo dire grazie a <a href="http://www.cilieginasullatorta.it/2012/04/ultimate-chocolate-chip-cookie.html">Tuki</a> e al suo <a href="http://www.cilieginasullatorta.it/">blog</a> per cui letteralmente impazzisco, la quale a sua volta riporta la ricetta di Alton Brown.<br />
Ho rifatto la ricetta di Tuki, apportando solo poche modifiche. Il mio risultato è stato un biscotto meno compatto e più friabile di quelli gustati in America, ma tutto sommato per un attimo mi sono ritrovata catapultata nella Big Apple.<br />
<br />
<span style="color: #330033;"><b>CHOCOLATE CHIP COOKIES</b></span><br />
<span style="color: #330033;"><b><br /></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;">
</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Ingredienti per 40 cookies:</b></div>
<div>
<ul>
<li style="text-align: justify;">225 g di burro morbido (ammazza!..in tutti i sensi...)</li>
<li style="text-align: justify;">200 g di zucchero di canna</li>
<li style="text-align: justify;">50 gr di zucchero semolato</li>
<li style="text-align: justify;">1 uovo grande</li>
<li style="text-align: justify;">1 tuorlo</li>
<li style="text-align: justify;">25 g di latte</li>
<li style="text-align: justify;">1 cucchiaino di semi di vaniglia</li>
<li style="text-align: justify;">1 pizzico abbondante di fleur de sel</li>
<li style="text-align: justify;">350 gr di farina 0</li>
<li style="text-align: justify;">5 g di lievito per dolci</li>
<li style="text-align: justify;">200 gr di gocce di cioccolato extra dark</li>
<li style="text-align: justify;"><br /></li>
</ul>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Procedimento:</b></div>
<div style="text-align: justify;">
1. Lavorate il burro morbido con lo zucchero, il pizzico di fleur de sel e la vaniglia<br />
2. Sbattete le uova con il latte e versate nell'impasto mescolando.<br />
3. Aggiungete farina e lievito e infine le gocce di cioccolato.<br />
4. Formate un panetto e mettete a riposare in frigo ricoperto da carta trasparente per almeno un'ora.<br />
5. Quando l'impasto sarà più compatto, formate i biscotti: si può formare un cilindro e poi tagliare i dischetti di 1,5 cm di spessore oppure molto semplicemente si possono fare delle palline e schiacciarle, mantenendo lo spessore desiderato.<br />
6. Disponete i biscotti su una teglia tenendoli a distanza (il lievito presente nell'impasto li farà gonfiare ed espandersi) e mettete in congelatore per almeno un'ora.<br />
7. Togliete la teglia dal congelatore e infornate in forno caldo a 180° per 20-25 min, fino a quando non saranno ben dorati.<br />
8. Sfornate e disponeteli su una griglia a raffreddare.</div>Serenahttp://www.blogger.com/profile/04348216241419322535noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-182237897056033679.post-69589058618285066092012-05-28T23:00:00.000+02:002012-05-28T23:00:42.932+02:00LINGUINE ALLE VONGOLE CON LIMONE CANDITO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzXkI95LBw669IH_90V0Rha3T_XQbB0ApoQS79lTMNxPggRpEJv_IQVLKmC7-Cob-b8goMNnOHko8uETO3jZwqjROBHEG4ztFU111OV2Ot0ABeIzpNuyJ6U9TdXhouWGULTqLzDHfC1WpN/s1600/CIMG6988.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzXkI95LBw669IH_90V0Rha3T_XQbB0ApoQS79lTMNxPggRpEJv_IQVLKmC7-Cob-b8goMNnOHko8uETO3jZwqjROBHEG4ztFU111OV2Ot0ABeIzpNuyJ6U9TdXhouWGULTqLzDHfC1WpN/s640/CIMG6988.JPG" width="480" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Il mare da Milano non si vede, la brezza inconfondibile di salsedine fino a qui non ci arriva.<br />
Allora mi accontento di un banale piatto di linguine alle vongole che con la loro sapidità mi lasciano sulle labbra quella sensazione di salato come dopo un bel tuffo in acqua.<br />
Mi sembra banale lasciarvi la ricetta delle linguine alle vongole, uno dei piatti più facili che io conosca...ma magari vi intrigherà quel tocco di limone leggermente candito che sprigiona una freschezza inaspettata.<br />
In questo periodo di lenti avvicinamenti all'estate, sento sempre di più la voglia di buon pesce fresco, quindi chiedo scusa se la mia milanesità verrà meno e se per un po' lascerò stare i miei amati spezzatini e polente... ;-)<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;">LINGUINE ALLE VONGOLE CON LIMONE CANDITO</span></b><br />
<b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;"><br /></span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;">
</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Ingredienti (x 4 persone):</b></div>
<div>
<ul>
<li style="text-align: justify;">350 gr di linguine</li>
<li style="text-align: justify;">500 gr di vongole veraci</li>
<li style="text-align: justify;">2 spicchi di aglio</li>
<li style="text-align: justify;">prezzemolo tritato</li>
<li style="text-align: justify;">olio evo</li>
<li style="text-align: justify;">1 limone non trattato</li>
<li style="text-align: justify;">zucchero e acqua per lo sciroppo q.b.</li>
</ul>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Procedimento:</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
<ol>
<li>Fate spurgare le vongole tutta una notte in ammollo in una bacinella piena di acqua salata, così da eliminare impurità ed eventuali tracce di sabbia.</li>
<li>Fate soffriggere in una padella capiente olio e aglio.</li>
<li>Buttate le vongole nel soffritto, scartando quelle già aperte e tenete la fiamma vivace. Coprite con un coperchio per favorire l'apertura delle vongole. </li>
<li>Appena si sono aperte, togliere subito la padella dal fuoco e scartare le vongole che non si sono aperte. Tenete le vongole da parte e filtrate il liquido con un canovaccio (per togliere ogni traccia di sabbia).</li>
<li>Fate bollire l'acqua della pasta e fate lessare le linguine, tenendole al dente.</li>
<li>Occupiamoci ora del limone candito: fate sbollentare la buccia del limone (senza la parte bianca) per 10 minuti in acqua bollente per togliere l'amaro.</li>
<li>Scolate la buccia del limone e tagliatela a dadini piccoli.</li>
<li>Preparate uno sciroppo con uguale parte di acqua e zucchero (sia acqua che zucchero devono pesare ciascuno il doppio del peso della scorza, ad es. per 50 gr di scorza, lo sciroppo sarà composto da 100 gr di acqua e 100 gr di zucchero).</li>
<li>Tuffare i dadini di limone nello sciroppo in ebollizione e lasciate in immersione 5/10 min.</li>
<li>Togliete il limone con un colino e lasciate raffreddare.</li>
<li>Torniamo alla pasta: tuffate la pasta ancora al dente nel liquido delle vongole che era stato rimesso sul fuoco per rapprendersi e scaldarsi. Condite con altro olio se necessario e cospargete con prezzemolo tritato e limone semicandito. All'ultimo aggiungere le vongole con il guscio lasciate da parte e fatele prendere calore 2 min.</li>
<li>Togliere dal fuoco, servire e mangiare tutto in un boccone, i gusci no...</li>
</ol>
</div>Serenahttp://www.blogger.com/profile/04348216241419322535noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-182237897056033679.post-29481197354940641432012-04-22T13:12:00.000+02:002012-04-22T13:15:35.451+02:00GNOCCHI AL PESTO CON SALSA DI GAMBERONI<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEif2U0_WoYMbe_dvcsMVicUAwNt6dvJLPB86AAbpBxVO76GMgEo064BiDIY1jp-rwE2_L3tH2t4IpwGkK4TJhaov_UZdWBT_MxgOSy8XGQ5fzDuTE1dWmJEB2Vz1ZwhuDo5EjqDGuBCfcWK/s1600/CIMG6956.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEif2U0_WoYMbe_dvcsMVicUAwNt6dvJLPB86AAbpBxVO76GMgEo064BiDIY1jp-rwE2_L3tH2t4IpwGkK4TJhaov_UZdWBT_MxgOSy8XGQ5fzDuTE1dWmJEB2Vz1ZwhuDo5EjqDGuBCfcWK/s640/CIMG6956.JPG" width="480" /></a></div>
<br />
Sono stufa...sono stufa della solita vita frenetica, ansiolitica...<br />
Voglio prendermi del tempo per me, del tempo per leggere, per viaggiare, per sentirmi parte viva di questo mondo che va troppo in fretta per i miei gusti.<br />
Voglio avere il tempo di fare quello che mi piace, e voglio farlo a modo mio e con i miei ritmi.<br />
Per esempio oggi ho voglia di stracotto, di ragù lasciato sobbollire per ore, di meringhe cotte dolcemente e lentamente in forno...e ho voglia di mangiare con moooolta indolenza, masticando mille volte lo stesso boccone e deglutendo con altrettanta calma.<br />
Avete presente quella ragazza della pubblicità della mozzarella? Ve la ricordate? Quella che assaporava lentamente, con dolcezza il suo boccone di mozzarella succosa che si portava alla bocca al rallentatore. Ecco, oggi voglio fare così e godermi ogni singolo boccone come se fosse l'ultimo.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;">GNOCCHI AL PESTO CON SALSA DI GAMBERONI</span></b><br />
<b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;"><br />
</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;"> </span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Ingredienti per gli gnocchi di ricotta per 4 persone (vedi <a href="http://fragolaezafferano.blogspot.it/2010/09/gnocchi-di-ricotta-e-sardinesciue-sciue.html">qui</a>):</b></div>
<div>
<ul>
<li style="text-align: justify;">250 gr di ricotta vaccina</li>
<li style="text-align: justify;">160 gr di farina 00</li>
<li style="text-align: justify;">6 cucchiai di parmigiano grattugiato</li>
<li style="text-align: justify;">2 uova</li>
<li style="text-align: justify;">4 cucchiai di pesto (preferibilmente fatto in casa)</li>
<li style="text-align: justify;">sale</li>
</ul>
<b style="text-align: justify;">Ingredienti per la salsa di gamberoni:</b></div>
<div>
<ul>
<li>8 gamberoni freschi interi</li>
<li>mezza cipolla bianca</li>
<li>1 gambo di sedano</li>
<li>mezza carota</li>
<li>1 cucchiaio di brandy</li>
<li>1/2 bicchiere di vino bianco secco</li>
<li>brodo di pesce qb</li>
<li>panna da cucina fresca 250 ml</li>
<li>prezzemolo tritato</li>
</ul>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Procedimento:</b><br />
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
1. Preparate prima l'impasto degli gnocchi che dovrà riposare in frigo.<br />
Amalgamate la ricotta con le uova, la farina, il parmigiano, un pizzico di sale e il pesto. Formate un impasto abbastanza omogeneo e riponetelo in frigo ricoperto di pellicola trasparente per almeno un'ora.<br />
<br />
2. Ripulite i gamberoni, togliendo testa e carapace. In una pentola capiente fate soffriggere una brunoise di cipolla, carota e sedano e buttate tutti gli scarti dei gamberoni. Sfumate con brandy e vino bianco secco.<br />
Continuate la cottura aggiungendo un mestolo di brodo di pesce bollente alla volta. Con un cucchiaio di legno schiacciate la testa dei gamberoni. Lasciate sobbollire per 20 minuti e poi passate il sughetto al colino per eliminare i carapaci, le teste e le verdure del soffritto. Fate rapprendere ancora un po' sul fuoco.<br />
<br />
3. Su un piano di lavoro infarinato formate dei salsicciotti e ritagliate gli gnocchi. Lasciateli ben distanti sul piano infarinato.<br />
Quando l'acqua salata è in piena ebollizione, tuffateli dentro ed estraeteli non appena verranno a galla.<br />
<br />
4. Fate scaldare la panna da cucina e aggiungete 4 cucchiai della salsa ai gamberoni.<br />
Condite gli gnocchi con la salsa e poi adagiate sopra i gamberoni grigliati e salati, due a testa.<br />
Spolverate con prezzemolo tritato.<br />
<br />
Da gustare piano.<br />
<div>
<br /></div>
</div>Serenahttp://www.blogger.com/profile/04348216241419322535noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-182237897056033679.post-14247924277492399262012-04-04T07:01:00.000+02:002012-04-04T07:01:22.544+02:00MOUSSE AL CIOCCOLATO FONDENTE E RHUM<div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIOd3VGJBFvGkWq7c5eauFWXvdSm86jt7GRXJ_dMJUpt8gUWdEY6MeutpI0zlztzcrC8s-aF8KjhfEr0kMva_qjl0mT6YLocnIhI-MxGm3a5_BadFmitzx9bh-MB6I7Cy1nnyboponZJdH/s1600/CIMG6968.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIOd3VGJBFvGkWq7c5eauFWXvdSm86jt7GRXJ_dMJUpt8gUWdEY6MeutpI0zlztzcrC8s-aF8KjhfEr0kMva_qjl0mT6YLocnIhI-MxGm3a5_BadFmitzx9bh-MB6I7Cy1nnyboponZJdH/s640/CIMG6968.JPG" width="482" /></a></div><br />
Questa ricetta è il mio regalo virtuale ad una persona speciale.<br />
Rappresenta una sorta di grazie per quello che è stato e che per sempre in un modo o nell'altro ci sarà.<br />
Avevo promesso una ricetta che desse rilievo al suo dono prezioso: una barretta di cioccolato fondente 65% proveniente della piantagione Oropucce (Trinidad), uno dei cioccolati più buoni che io abbia mai mangiato.<br />
<br />
Talmente buono, che non ho voluto "inquinare" la sua naturale intensità di gusto con abbinamenti azzardati. Non ho saputo far altro che realizzare una banale mousse che esaltasse, cito, "le sue note aromatiche leggermente fiorite, fruttate e vinose". Al tutto ho voluto conferire un leggero retrogusto di rhum, un profumo che mi riporta con la mente al mio viaggio a Cuba.<br />
<br />
Questo dolce è dedicato a questa persona perchè rappresenta la sua quintessenza: intensità e dolcezza.<br />
<br />
Null'altro d'aggiungere, se non "buon compleanno".<br />
<b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;"><br />
</span></b><br />
<b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;">MOUSSE CIOCCOLATO FONDENTE E RHUM</span></b><br />
<b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;"><br />
</span></b></div><div style="text-align: justify;"><b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;"> </span></b></div><div style="text-align: justify;"><b>Ingredienti per la mousse (6 coppette):</b></div><div><ul><li style="text-align: justify;">350 gr di cioccolato fondente al 65%, piantagione Oropucce a Trinidad (vedi descrizione di <a href="http://www.cioccolatitaliani.it/cioccolato.php?sez=cioccolato">CioccolatItaliani</a>, l'atelier di sede a Milano dove è stato comprato)</li>
<li style="text-align: justify;">40 gr di burro</li>
<li style="text-align: justify;">2 tuorli</li>
<li style="text-align: justify;">3 albumi</li>
<li style="text-align: justify;">4 cucchiai di rhum Brugal </li>
</ul><div style="text-align: justify;"><b>Ingredienti per la decorazione:</b> </div></div><div style="text-align: justify;"><ul><li>granella di pistacchi non salati</li>
<li>3 fragole tagliate a fettine</li>
</ul></div><div style="text-align: justify;"><b>Procedimento:</b><br />
<b><br />
</b></div><div style="text-align: justify;">1. Fate fondere a bagnomaria il cioccolato.<br />
<br />
2. Unite il burro, due tuorli e i cucchiai di rhum.<br />
<br />
3. Nel frattempo montate a neve ferma gli albumi e incorporateli, un cucchiaio per volta, al composto di cioccolato mescolando delicatamente dal basso verso l'alto.<br />
<br />
4. Mettete il composto in coppette e riponete in frigo per almeno 3 ore.<br />
<br />
5. Prima di servire, guarnite con granella di pistacchi (non salati e sgusciati) e fragole a fettine.<br />
<br />
</div>Serenahttp://www.blogger.com/profile/04348216241419322535noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-182237897056033679.post-31954785981543634802012-03-17T13:45:00.000+01:002012-03-17T13:45:10.113+01:00SABLÉE AL CACAO<div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1l4AFBEQqIT7b8cEzrEpamd-2Gl4oojuv3eHj5qjvHXBTafMncKT4Q86YEC3wgqNQdWldmUiFNoBu-lOhFlxH51Z92XjMiAdjU6YZpASqz7h4XQCskBXS2KSFx1Qs_Bk6LpeGAg-6kOU8/s1600/CIMG6879.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1l4AFBEQqIT7b8cEzrEpamd-2Gl4oojuv3eHj5qjvHXBTafMncKT4Q86YEC3wgqNQdWldmUiFNoBu-lOhFlxH51Z92XjMiAdjU6YZpASqz7h4XQCskBXS2KSFx1Qs_Bk6LpeGAg-6kOU8/s640/CIMG6879.JPG" width="478" /></a></div><b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;"><br />
</span></b><br />
Oggi è una di quelle giornate in cui si parte in sordina, con mal di testa martellante (tranquilli, nessun ricordo di sbornia o similia...;-), occhi gonfi e doloranti e gran voglia di fare nulla, se non ciondolare per casa in attesa di una scossa di vitalità.<span style="color: #330033;"><b><br />
</b></span><br />
In una di queste mattine l'unica cosa che mi può dare una smossa è una bella colazione, molto British-style, con tazzine in coordinato e vecchine in tailleur dalle tinte pastello che sorseggiano compostamente il loro thè al tavolino di fianco al mio.<br />
Basta poco per capire che invece di una tea house londinese, ho davanti agli occhi la mia solita cucina, che nonostante io conosca da 27 anni, ha sempre degli spigoli sconosciuti in cui incorro sempre...soprattutto quando mi aggiro a mo' di zombie con gli occhi ancora semichiusi.<br />
Vabbè, niente nonnine con cappellino e veletta stamani, ma almeno mi posso consolare con dei biscottini ottimi per il rito del thè, friabili e molto burrosi, che ho proprio sfornato ieri sera.<br />
<br />
Questa volta niente pasta frolla, bensì <b>pasta sablée</b>, che come dice il nome ha la consistenza della sabbia magicamente compattata e diversamente dalla pasta frolla non prevede l'uso di uova.<br />
<br />
<span style="color: #330033;"><b>BISCOTTINI SABLÉE AL CACAO</b></span><br />
<span style="color: #330033;"><b><br />
</b></span></div><div style="text-align: justify;"><b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;"> </span></b></div><div style="text-align: justify;"><b>Ingredienti </b>(ricetta ripresa da Fiordifrolla <a href="http://www.fiordifrolla.it/piccole-foreste-nere.html">qui</a>):</div><div><ul><li style="text-align: justify;">100 gr di farina 00</li>
<li style="text-align: justify;">125 gr di burro morbido</li>
<li style="text-align: justify;">45 gr di zucchero a velo</li>
<li style="text-align: justify;">15 gr di cacao amaro in polvere</li>
<li style="text-align: justify;">1 pizzico di sale fino</li>
</ul></div><div style="text-align: justify;"><ul><li>marmellata di lamponi per il filling</li>
</ul></div><div style="text-align: justify;"><b>Procedimento:</b></div><div style="text-align: justify;">1) Con l'aiuto di un mixer e un gancio mescolate per poco tempo il burro ammorbidito con lo zucchero, poi la farina, il cacao e il sale fino a ottenere una sorta di composto simile alla sabbia bagnata.<br />
<br />
2) Con le mani compattate la pasta e formate un panetto rettangolare.<br />
<br />
3) Avvolgete la pasta sablée ottenuta in carta trasparente e riponete in frigo per almeno 30 minuti (io vi consiglio un ulteriore passaggio di 5 minuti in freezer).<br />
<br />
4) La pasta sablée è molto delicata vista la sua friabilità. Per stenderla fino ad ottenere uno spessore di 2-3 mm vi consiglio di tirare con il mattarello poca pasta alla volta riponendola all'interno di due fogli di carta forno, spolverizzati da farina.<br />
<br />
5) Tagliate quindi metà della pasta con un coppabiscotti tondo e dentellato e metà con un tagliabiscotti ad espulsione (che formerà tra buchi nella pasta, vedi foto). Riponete i biscotti con delicatezza su una teglia rivestita con carta forno sollevandoli con l'aiuto di una spatola visto la loro fragilità.<br />
<br />
6) Infornate per circa 12 minuti a forno già caldo a 180°, quindi sfornateli e fateli raffreddare su una gratella.<br />
<br />
7) Una volta raffreddati, unite un dischetto pieno e uno bucato con marmellata di lamponi.</div>Serenahttp://www.blogger.com/profile/04348216241419322535noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-182237897056033679.post-16509109298762699822012-02-12T14:18:00.002+01:002012-02-12T14:23:16.089+01:00POLLO AL CURRY<div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0BQrqvKL5Yg0E9mLFE3IGhpD0cTjUhfDxrjEVj0LrPlh4cvsB7yCFpBhCWFBWbz9R8WlTEyLx5KpXfi5_eZcMwjfKwUDYTYNbe2gPTl5y6DBE2_TQ1uZ1rrTIO-Yy7v9SFx1iAqYvNgOZ/s1600/CIMG6885.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0BQrqvKL5Yg0E9mLFE3IGhpD0cTjUhfDxrjEVj0LrPlh4cvsB7yCFpBhCWFBWbz9R8WlTEyLx5KpXfi5_eZcMwjfKwUDYTYNbe2gPTl5y6DBE2_TQ1uZ1rrTIO-Yy7v9SFx1iAqYvNgOZ/s640/CIMG6885.JPG" width="530" /></a></div><div><br />
Questa è la mia versione di pollo al curry, intendiamoci.<br />
<br />
Una versione super veloce aggiustata ad hoc per riflettere i miei gusti personali. Le vaghe reminiscenze di spezzatino hanno coccolato il mio stomaco infreddolito da questi giorni di temperature polari.<br />
Il curry è una miscela di origine indiana di spezie diverse, in qualche modo assimilabile al "masala" indiano.<br />
Siccome azzeccare quali siano queste spezie dell'"original curry" è più o meno come giocare al lotto, io mi affido alla mia fida miscela spacciata per "curry", con curcuma, coriandolo, cardamomo, anice, garofano, finocchio, peperoncino, comprata qualche tempo fa ad una bancarella di un mercatino enogastronomico.<br />
<br />
Una miscela colore giallo senape caratterizzata da un intensissimo profumo.<br />
<span style="color: #330033; font-weight: bold;"><br />
</span><br />
<span style="color: #330033;"><b>POLLO AL CURRY</b></span><br />
<span style="color: #330033;"><b><br />
</b></span></div><div><b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;"></span></b></div><div><b>Ingredienti (x 4 persone):</b></div><div style="text-align: -webkit-auto;"><ul><li style="text-align: justify;">1 petto di pollo </li>
<li style="text-align: justify;">mezza cipolla</li>
<li style="text-align: justify;">1 carota</li>
<li style="text-align: justify;">curry</li>
<li style="text-align: justify;">1 confezione di yogurt greco</li>
<li style="text-align: justify;">riso basmati</li>
<li style="text-align: justify;">brodo vegetale q.b.</li>
<li style="text-align: justify;">olio evo</li>
<li style="text-align: justify;">sale</li>
</ul></div><b>Procedimento:</b><br />
<b><br />
</b><br />
1) Preparate il brodo vegetale (con dado o con le verdure).<br />
<br />
2) Tagliate il petto di pollo a bocconcini.<br />
<br />
3) Tagliate finemente carota e cipolla e fatele rosolare in una wok con l'olio.<br />
<br />
4) Aggiungete il pollo a bocconcini e fate rosolare, salando e aggiungendo il curry. Siate molto generosi, non risparmiatevi. Continuate la cottura del pollo (ci vorranno 20 minuti, non di più altrimenti rischiate che il pollo diventi stopposo), aggiungendo un mestolo di brodo alla volta.<br />
<br />
5) Nel frattempo preparate il riso basmati. Ci sono tanti modi per cuocerlo, io però lo preparo bollito. Prima di buttarlo in abbondante acqua salata bollente, sciacquatelo più volte sotto l'acqua corrente per togliere l'amido in eccesso.<br />
<br />
6) Quando la carne è cotta, togliete la wok dal fuoco e amalgamate tutto con lo yogurt greco, precedentemente tolto dal frigo e lavorato per renderlo cremoso.<br />
<br />
7) Servite i bocconcini di pollo con una porzione di riso basmati.</div>Serenahttp://www.blogger.com/profile/04348216241419322535noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-182237897056033679.post-81800272175061912882012-01-15T10:56:00.001+01:002012-01-15T10:56:38.146+01:00TROTA ALL'ARANCIA E SPUMANTE<div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVjwlXBC5XFd2qZLCF5URejEETQP68oRhAbIqOQ-Wz4m3-v6y6YUkpBpF_y4dWRJrc3pp9wY6ZljVxMvIukgPtDssqnCtMWk1SSyRbJLY8L2qR8ZSaso5Rg5fV-_S0lPSM0fHw2hqE0KDG/s1600/CIMG6863.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiVjwlXBC5XFd2qZLCF5URejEETQP68oRhAbIqOQ-Wz4m3-v6y6YUkpBpF_y4dWRJrc3pp9wY6ZljVxMvIukgPtDssqnCtMWk1SSyRbJLY8L2qR8ZSaso5Rg5fV-_S0lPSM0fHw2hqE0KDG/s640/CIMG6863.JPG" width="458" /></a></div><br />
Ogni anno il papà fa arrivare direttamente dalla Sicilia una cassetta di legno piena di arance succosissime.<br />
Evviva la vitamina C, non c'è che dire...ma dopo un po' scatta la voglia di utilizzarle per qualche cosa che non sia la solita spremuta salutare.<br />
<br />
Siccome non mi sono ancora cimentata con l'anatra all'arancia, ho deciso di buttarmi sul pesce. <br />
Nonostante gli strascichi delle feste ci abbiano lasciato kg di salmone da smaltire, preferisco per vari motivi cucinare la trota salmonata (vedi <a href="http://fragolaezafferano.blogspot.com/2011/04/trota-salmonata-con-pesto-di-mandorle.html">qui</a>): ha meno calorie, meno colesterolo, meno impatto ambientale e costa molto meno, il che non guasta visto i tempi che corrono...<br />
<br />
In realtà, a differenza di quanto si pensa comunemente, non è una sottospecie della trota, ma deriva il nome dal colore rosato della carne che è dovuta alla dieta ricca di carotenoidi praticata negli allevamenti ittici.<br />
<br />
Ammiro chi si sa destreggiare con i pesci e li spina, li sfiletta, li spolpa senza il minimo scarto....quando ci provo io è più la carne che finisce nel cestino di quella che si ritrovano i commensali nel piatto!!!<br />
Perciò non riuscirei mai a fare a meno dei tranci già puliti nel banco frigo del supermercato.<br />
<br />
Usando questo accorgimento, questa ricetta diventa ancora più veloce e facile.</div><div style="text-align: justify;"><b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;"><br />
</span></b><br />
<b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;">TROTA ALL'ARANCIA E SPUMANTE</span></b><br />
<b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;"><br />
</span></b></div><div style="text-align: justify;"><b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;"> </span></b></div><div style="text-align: justify;"><b>Ingredienti:</b></div><div><ul><li style="text-align: justify;">1 trancio di trota salmonata a testa (già sfilettato e deliscato)</li>
<li style="text-align: justify;">1 spruzzata di spumante</li>
<li style="text-align: justify;">2 arance di Sicilia non trattate</li>
<li style="text-align: justify;">olio evo</li>
<li style="text-align: justify;">sale grosso</li>
<li style="text-align: justify;">pepe bianco</li>
<li style="text-align: justify;">barbe di finocchio (o aneto)</li>
</ul></div><div style="text-align: justify;"><b>Procedimento:</b><br />
<b><br />
</b></div><div style="text-align: justify;">1. Foderate una pirofila capiente con carta forno, ungete il fondo con un po' di olio evo e adagiate i tranci di trota salmonata.<br />
<br />
2. Accendete il forno a 180°C.<br />
<br />
3. Condite il pesce con sale grosso e pepe bianco macinato al momento.<br />
<br />
4. Infornate il pesce per 5 minuti e nel frattempo affettate sottilmente le due arance. Tirate fuori il pesce e sfumate il pesce con mezzo bicchiere di spumante. Adagiate le fette di arancia sopra il pesce, bagnandolo con una spruzzata di succo d'arancia.<br />
Infornate per altri 20 minuti.<br />
<br />
5. Impiattate decorando con barbe di finocchio o aneto sminuzzato.</div>Serenahttp://www.blogger.com/profile/04348216241419322535noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-182237897056033679.post-6548475075671541112012-01-02T18:08:00.001+01:002012-01-02T18:10:47.776+01:00MINESTRA D'ORZO<div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-ST4MtsUsuxM/TwHfeFN9cII/AAAAAAAAAlQ/_RQRhfjFkIo/s1600/CIMG6859.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="http://3.bp.blogspot.com/-ST4MtsUsuxM/TwHfeFN9cII/AAAAAAAAAlQ/_RQRhfjFkIo/s640/CIMG6859.JPG" width="480" /></a></div><br />
Per questo 2012 un obiettivo è stato già raggiunto, a tempo di record direi....<br />
L'obiettivo era questo: far apprezzare ai miei familiare un cereale, nello specifico l'orzo, sdoganando la leggenda che i cereali siano solo cibo da volatili.<br />
Complice una recente vacanza in Trentino durante la quale tra una sciata e l'altra ci coccolavamo con belle tazze di minestra d'orzo fumante, sono riuscita a replicare con buon successo una saporitissima zuppa di orzo (lo speck fa miracoli) anche a casa-dolce-casa.<br />
Sarà che alla fine delle gozzoviglie degli ultimi giorni tutta la famiglia aveva bisogno di una minestra "che puliva lo stomaco", ma devo ammettere che la velocità con cui è stata spazzolata, a rischio di ustione, è stata proprio una bella sorpresa!<br />
Bene, una volta che l'orzo è stato sdoganato, la sfida si fa più ardua: la prossima sarà la volta del miglio (ho già visto una ricettina di alcune polpette...)....chissà se a casa mia si accorgono che assomiglia proprio tanto, ma proprio tanto alla pappa dei canarini.<br />
Sono perfida?!<br />
<br />
</div><div style="text-align: justify;"><b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;">MINESTRA D'ORZO (ricetta dello chef <a href="http://www.lauragiusti.com/">Laura Giusti</a>)</span></b><br />
<b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;"><br />
</span></b></div><div style="text-align: justify;"><b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;"> </span></b></div><div style="text-align: justify;"><b>Ingredienti per 4-6 persone:</b></div><div><ul><li style="text-align: justify;">100 gr di orzo perlato (non serve metterlo in ammollo)</li>
<li style="text-align: justify;">80 gr di speck a dadini</li>
<li style="text-align: justify;">1 carota</li>
<li style="text-align: justify;">1 porro</li>
<li style="text-align: justify;">1 costa di sedano</li>
<li style="text-align: justify;">1 patata</li>
<li style="text-align: justify;">1 cipolla piccola </li>
<li style="text-align: justify;">1 litro e mezzo di acqua</li>
<li style="text-align: justify;">prezzemolo tritato</li>
<li style="text-align: justify;">olio extravergine</li>
<li style="text-align: justify;">sale</li>
<li style="text-align: justify;">1 cucchiaio di concentrato di pomodoro (mia aggiunta, nella ricetta originale non è contemplato)</li>
</ul></div><div style="text-align: justify;"><b>Procedimento:</b><br />
<b><br />
</b></div><div style="text-align: justify;">1. Tritate finemente la cipolla, il porro, la carota e il sedano.<br />
<br />
2. Pelate la patata e tagliatela a cubetti.<br />
<br />
3. Fate insaporire le verdure in una casseruola con un po' di olio.<br />
<br />
4. Aggiungete i dadini di speck e fate rosolare per qualche minuto a fuoco basso.<br />
<br />
5. Aggiungete l'orzo lavato e fate insaporire per un paio di minuti, poi iniziate a versare l'acqua bollente, un po' alla volta, fino a coprire l'orzo. Aggiungete anche il concentrato di pomodoro.<br />
<br />
6. Regolate di sale e continuate la cottura aggiungendo un po' alla volta l'acqua finchè l'orzo sarà cotto (il tempo di cottura cambia a secondo del tipo di orzo, quindi fate riferimento al tempo di cottura indicato sulla scatola).<br />
<br />
7. Servite la zuppa ben calda, cospargendo con prezzemolo tritato.</div>Serenahttp://www.blogger.com/profile/04348216241419322535noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-182237897056033679.post-46953727156115617842011-11-27T16:46:00.001+01:002011-11-27T16:46:36.767+01:00PLUMCAKE AUTUNNALE<div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxSxbAzwGbv8_D9edVa1U1JCV0FnnRNpbW1s8Fq7QyhCJ-wRKaTwhsca2ZMf0kqYR0aQPkY9ofcJ2YT4DjOF570oZJf2IvE23kw6u_lVReJ77K_yZAspnXEY7ylASeJil87kB-xgggxK25/s1600/CIMG6848+-+Copia.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxSxbAzwGbv8_D9edVa1U1JCV0FnnRNpbW1s8Fq7QyhCJ-wRKaTwhsca2ZMf0kqYR0aQPkY9ofcJ2YT4DjOF570oZJf2IvE23kw6u_lVReJ77K_yZAspnXEY7ylASeJil87kB-xgggxK25/s640/CIMG6848+-+Copia.JPG" width="480" /></a></div><div><br />
Siamo solo a fine novembre, quindi teoricamente ci sarebbero ancora una ventina di giorni prima del fatidico solstizio d'inverno, quando diremo addio all'autunno e accoglieremo la nuova stagione.<br />
Nonostante ciò, ho come l'impressione che l'autunno sia quasi agli sgoccioli...<br />
Sarà colpa di tutta questa atmosfera natalizia che ci invade ormai così prepotentemente già dopo l'archiviazione del pranzo di ferragosto???<br />
Non saprei, ma anno dopo anno ho la sensazione sempre più forte che questa sia una stagione strizzata, compressa, attanagliata da una parte dall'irrefrenabile voglia di un'eterna estate e dall'altra dalla prematura avanzata delle strenne natalizie.<br />
Io, invece, siccome la trovo una stagione deliziosa per la sua malinconia e per i suoi colori, le rendo omaggio con questo gustoso plumcake che racchiude un po' dei suoi sapori.<br />
<br />
<span class="Apple-style-span" style="color: #330033;"><b>PLUMCAKE AUTUNNALE (ricetta originale di Claudio Venturini)</b></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="color: #330033;"><b><br />
</b></span></div><div><b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;"></span></b></div><div><b>Ingredienti:</b></div><div style="text-align: -webkit-auto;"><ul><li style="text-align: justify;">220 gr di burro</li>
<li style="text-align: justify;">250 gr di zucchero a velo</li>
<li style="text-align: justify;">4 tuorli</li>
<li style="text-align: justify;">2 uova intere</li>
<li style="text-align: justify;">20 gr di farina di mandorle</li>
<li style="text-align: justify;">200 gr di farina bianca 00</li>
<li style="text-align: justify;">100 gr di fecola</li>
<li style="text-align: justify;">150 gr di uvetta sultanina</li>
<li style="text-align: justify;">100 gr di fichi essiccati</li>
<li style="text-align: justify;">1/4 mela renetta</li>
<li style="text-align: justify;">1/4 pera William</li>
<li style="text-align: justify;">100 gr di castagne cotte al forno e spelate</li>
<li style="text-align: justify;">2 gr di lievito chimico</li>
<li style="text-align: justify;">scorza di un'arancia non trattata</li>
<li style="text-align: justify;">limoncello q.b</li>
</ul></div><b>Procedimento:</b><br />
<b><br />
</b><br />
1. Montate a bassa velocità nella planetaria il burro morbido con lo zucchero a velo.<br />
<br />
2. Sbattete leggermente i 4 tuorli con le 2 uova intere e versateli a filo nella crema di burro e zucchero, facendo attenzione che le uova vengano incorporate gradualmente.<br />
<br />
3. Togliete la ciotola dalla planetaria e unite le farine e il lievito setacciati, mescolando a mano dal basso verso l'alto.<br />
<br />
4. Tagliate lo spicchio di mela e lo spicchio di pera a cubetti piccolissimi.<br />
Fate lo stesso con i fichi essiccati e le castagne e poi uniteli al composto e grattugiate la scorza di un'arancia non trattata.<br />
<br />
5. Versate l'impasto nello stampo da plumcake foderato con carta forno.<br />
<br />
6. Bagnate la mano con il limoncello e praticate un solco per il lungo fino a quasi toccare il fondo dello stampo. Il liquore in cottura aiuterà il plumcake a lievitare, perchè con il calore evaporerà, formando la classica crepa lungo il plumcake.<br />
<br />
E' buonissima come ricca colazione, oppure come dessert accompagnato da una pallina di gelato alla vaniglia.<br />
<br />
Con questa ricetta partecipo, sul filo del rasoio, al contest "<a href="http://www.semplicementepeperosa.com/2011/10/contest-la-torta-dautunno.html"><b>Torta d'autunno</b></a>" di <a href="http://www.semplicementepeperosa.com/">Semplicemente Pepe Rosa</a> e <a href="http://www.mamashabby.com/">Mama Shabby</a><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1gzA9wOoL3wjKazO1_K0-rmGPGfWyVl38bo9jGhggDUMIrz-qfYyX6_AYsFu3DNyjMB-tn3ymh2gkPd_vofzUCusbwPxOCHyDMyhwxjf_vIoO2bmgQktIdb5yw7FAmqXBCn63NSf6YzK3/s1600/torta+d%2527autunno-+semplicemente+pepe+rosa.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1gzA9wOoL3wjKazO1_K0-rmGPGfWyVl38bo9jGhggDUMIrz-qfYyX6_AYsFu3DNyjMB-tn3ymh2gkPd_vofzUCusbwPxOCHyDMyhwxjf_vIoO2bmgQktIdb5yw7FAmqXBCn63NSf6YzK3/s200/torta+d%2527autunno-+semplicemente+pepe+rosa.png" width="145" /></a></div><br />
</div>Serenahttp://www.blogger.com/profile/04348216241419322535noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-182237897056033679.post-31857461142147423812011-11-13T11:51:00.000+01:002011-11-13T11:51:19.637+01:00RISOTTO CON TOMINO, SPECK E GRAPPA<div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhp4gvf_VgottcndAGg_GsZARMzPtwiw32QM6wyOtGRGtIbCavjzNJ4eQ6yvUEenbb4-EO3WeWtVGbcmjWQJJ_hCutk9zFA7ClmBFrPSOHtUr2FtV-JrJ3NcTgillPAEcWbVdxptfJAKhYk/s1600/CIMG6702.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhp4gvf_VgottcndAGg_GsZARMzPtwiw32QM6wyOtGRGtIbCavjzNJ4eQ6yvUEenbb4-EO3WeWtVGbcmjWQJJ_hCutk9zFA7ClmBFrPSOHtUr2FtV-JrJ3NcTgillPAEcWbVdxptfJAKhYk/s640/CIMG6702.JPG" width="478" /></a></div><br />
Chi l'ha mai detto che il risotto va sfumato solo con vino, rosso o bianco a seconda dei casi?<br />
A casa mia per questo risotto abbiamo rinunciato al solito bicchiere di vino ed optato per la grappa...<br />
Una grappa non aromatizzata, morbida, che dà una sferzata in più al risotto che rischierebbe di essere troppo monocorde, visto la predominanza del sapore del tomino.<br />
<br />
Di solito la sfumata di vino è un passaggio fondamentale per la preparazione di un risotto come Dio comanda, perchè conferisce una nota acidula al riso. In questo caso l'omissione del vino non toglie nulla al risotto in termini di aroma: dopo la completa evaporazione della componente alcolica, anche la grappa rilascia delle piacevoli reminescenze di vinaccia e il risotto acquista anche un profumo decisamente particolare.<br />
<br />
Un piatto di sicuro successo, se riuscite a non esagerare con la grappa...<br />
<br />
</div><div style="text-align: justify;"><b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;">RISOTTO CON TOMINO, SPECK E GRAPPA</span></b><br />
<b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;"><br />
</span></b></div><div style="text-align: justify;"><b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;"> </span></b></div><div style="text-align: justify;"><b>Ingredienti (x 6 persone):</b></div><div><ul><li style="text-align: justify;">450 gr di riso arborio</li>
<li style="text-align: justify;">brodo di carne</li>
<li style="text-align: justify;">2 tomini</li>
<li style="text-align: justify;">1 fetta di speck alta 5 mm</li>
<li style="text-align: justify;">mezzo bicchiere di grappa non aromatizzata</li>
<li style="text-align: justify;">burro</li>
<li style="text-align: justify;">sale e pepe qb</li>
</ul></div><div style="text-align: justify;"><b>Procedimento:</b><br />
<b><br />
</b></div><div style="text-align: justify;">1. Fate tostare il riso nel burro, sfumate con la grappa e quando tutto l'alcol sarà evaporato iniziate a bagnare il risotto poco alla volta con il brodo di carne.<br />
<br />
2. Verso fine cottura aggiungete il tomino a tocchetti, lasciando anche la crosta.<br />
<br />
3. Salate e pepate il risotto.<br />
<br />
4. Tagliate lo speck a listarelle e fatele rosolare in una padella calda.<br />
Quando lo speck sarà croccante, toglietelo dal fuoco e versatene metà nel risotto, mentre l'altra verrà usata per la decorazione.</div>Serenahttp://www.blogger.com/profile/04348216241419322535noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-182237897056033679.post-6586409376579081402011-11-06T13:32:00.000+01:002011-11-06T13:32:32.782+01:00CASSOEULA<div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgynQsQRJO8B78OyEHDfuqLITf3qkLsQ0_H6-9btPlaLJZeUt6H7h9UxGFSHn2FPirSQ0F-tsxmHEwBVNpxD02HxMybE7Az5o-rleoVLibVYDT41dDdQIjyG94AJgNor7LMVN4PaMb45c8n/s1600/CIMG6793.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br />
<img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgynQsQRJO8B78OyEHDfuqLITf3qkLsQ0_H6-9btPlaLJZeUt6H7h9UxGFSHn2FPirSQ0F-tsxmHEwBVNpxD02HxMybE7Az5o-rleoVLibVYDT41dDdQIjyG94AJgNor7LMVN4PaMb45c8n/s640/CIMG6793.JPG" width="478" /></a></div><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Ogni famiglia ha i suoi riti. </span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><br />
</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">A casa mia il 1° di novembre si mangia la Casseoula, cascasse il mondo.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><br />
</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Per chi non la conoscesse, la Casseoula (si pronuncia <span class="Apple-style-span" style="background-color: #f9f9f9; line-height: 19px;">/</span><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Alfabeto_fonetico_internazionale" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-color: #f9f9f9; background-image: none; background-origin: initial; color: #0645ad; line-height: 19px; text-align: -webkit-auto; text-decoration: none;" title="Alfabeto fonetico internazionale"><span class="IPA" title="Questa è una trascrizione IPA della pronuncia. Vedere l'alfabeto fonetico internazionale.">kaˈzːøla</span></a><span class="Apple-style-span" style="background-color: #f9f9f9; line-height: 19px; text-align: -webkit-auto;">/, se non ci riuscite al primo colpo non vi preoccupate, ne ho sentite di tutti i colori ahahah</span>) è un piatto invernale della tradizione contadina milanese, o in senso lato lombarda.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Tanto per intenderci si tratta di una sorta di stufato di verze con carne di maiale, di cui si usano quasi tutte le parti: oltre a quelle "canoniche" si usano anche cotenna, musino, piedini, codino e orecchiette del povero suino.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Detta così sembra un piatto un po' macabro, o per lo meno pesantuccio.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">In effetti non è una di quelle cose che si possono mangiare ad agosto sotto l'ombrellone, ma bisogna ammettere che è un degno sostituto di un caldo e avvolgente spezzatino, che ti coccola lo stomaco quando fuori dalla finestra il cielo è grigio e spento.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><br />
</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Si dice che probabilmente il piatto fosse preparato a conclusione del periodo della macellazione del maiale, verso la festa di Sant'Antonio il 17 gennaio, e che l'utilizzo degli scarti fosse un lusso concesso ai poveri contadini che potevano così insaporire la verza stufata, elemento basilare della cucina contadina nel periodo invernale.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: sans-serif;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 15px; line-height: 19px;"><br />
</span></span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Vi parlavo appunto di riti famigliari. A casa mia la casseoula in effetti non è un piatto destinato solo al 1° di novembre: chi mi conosce sa che la mia nonnina (è proprio <a href="http://fragolaezafferano.blogspot.com/2010/06/pan-meino-per-la-festa-del-cavolo.html">lei</a>) che vive con noi da sempre ha via libera alla mia cucina ogni mercoledi sera per prepararci a rotazione i piatti della tradizione milanese: casseoula, trippa, peperonata.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">La nonnina ci va giù leggera diciamo.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Ma è tanto contenta quando vede che noi ci mangiamo tutto, che è un peccato interrompere questo rito adducendo a problemi di digestione o al colesterolo galoppante. Non capirebbe e lo prenderebbe come un'offesa personale.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">D'altronde lei è campata 80 anni mangiando in questo modo, e io ci credo quando ci dice che la casseoula "l'ha mai masà nisun" (traduco: non ha mai ammazzato nessuno)...</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">E noi non possiamo che apprezzare questo rito e sopportare il fatto che per almeno 2 giorni andremo in giro per casa con gli abiti che "profumano" di verza, eheh.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><br />
</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">E voi, qual è il piatto rituale a casa vostra?</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><br />
</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Ora vi lascio con la ricetta dettatami passo passo (in dialetto, ovviamente) dalla nonna. E siccome temo il confronto, devo ammettere che non l'ho mai preparata finora, </span><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">perciò la meraviglia che vedete in foto è ancora una volta opera sua!</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><br />
</span><br />
<b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033; font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">CASSOEULA</span></b><br />
<b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033; font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><br />
</span></b></div><div style="text-align: justify;"><b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033; font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"> </span></b></div><div style="text-align: justify;"><b><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Ingredienti (per 6 persone, abbondante):</span></b></div><div><ul><li style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">1 fetta di pancetta tesa alta 5 mm</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">1/2 bicchiere di olio</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">1 cipolla</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">18 costine</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">qualche pezzo di cotenna di maiale</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Opzionale: salsiccette, musetto, piedino o codino di maiale a pezzi</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">100 ml di salsa di pomodoro</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">1/2 bicchiere di vino rosso per sfumare</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">1 gamba di sedano</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">1 o 2 verze</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">acqua qb</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">sale qb</span></li>
</ul></div><div style="text-align: justify;"><b><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Procedimento:</span></b><br />
<b><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><br />
</span></b></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">1. Tagliate la cipolla finemente e fatela soffriggere nell'olio (non cercate di renderlo un piatto dietetico, quindi non cercate di risparmiare sull'olio!!) in una casseruola capiente.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><br />
</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">2. Fate rosolare la carne e sfumate con mezzo bicchiere di vino rosso. Aggiungete la salsa di pomodoro e salate.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><br />
</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">3. Tagliate il sedano grossolanamente e buttatelo insieme alla carne. Versate due mestoli di acqua e fate cuocere a fuoco basso per 1 ora con il coperchio. Mescolate continuamente perchè man mano che l'acqua evapora la carne rischia di attaccarsi al fondo della pentola. Una volta che l'acqua è evaporata e la carne è cotta, togliete i pezzi di carne dalla pentola e occupatevi della verza.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><br />
</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">4. Togliete la nervatura centrale delle foglie delle verze e tagliatele a listarelle. Se le verze sono troppo dure fatele bollire preventivamente.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">Buttate le verze nella casseruola e </span><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">fatele stufare nel condimento. Salate e lasciatele cuocere per almeno 2 ore.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><br />
</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">5.Ributatte ancora dentro la carne per farla insaporire almeno un quarto d'ora insieme alle verze.</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;"><br />
</span><br />
<span class="Apple-style-span" style="font-family: 'Trebuchet MS', sans-serif;">6. Servite la cassoeula bollente con polenta.</span><br />
<br />
</div>Serenahttp://www.blogger.com/profile/04348216241419322535noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-182237897056033679.post-24508086001867647552011-10-31T07:41:00.001+01:002011-10-31T07:41:28.648+01:00VELLUTATA DI FUNGHI PORCINI<div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLYLdR83tvyouMh3mjhsiH6JsBW9sFawo8KADxBW91UlnOffYHyENaV3Yeio3u0sCacBc5KDjYkhVXeIGrdnZmzWqhrZJdcllt1AsR1V3IytjkcmkOCG9RtQh8fm0tBL354-cmS6zUw_vc/s1600/CIMG6744.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><br />
<img border="0" height="640px" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgLYLdR83tvyouMh3mjhsiH6JsBW9sFawo8KADxBW91UlnOffYHyENaV3Yeio3u0sCacBc5KDjYkhVXeIGrdnZmzWqhrZJdcllt1AsR1V3IytjkcmkOCG9RtQh8fm0tBL354-cmS6zUw_vc/s640/CIMG6744.JPG" width="488px" /></a></div><div style="text-align: justify;"><br />
<br />
Premessa: non sono un'esperta di funghi...<br />
<br />
Tutto quello che so è che:<br />
- esiste un regno dei funghi che si contrappone al regno animale e al regno vegetale (vaghi ricordi risalenti ad una lezione di scienze delle elementari...);<br />
- sono composti da un'alta percentuale di acqua, il che li rende poco calorici;<br />
- alcuni sono velenosi (ma và???), ma oltre all'Amanita Falloide dei cartoni animati non saprei nemmeno menzionare, nè tantomeno riconoscerne altri...<br />
<br />
Insomma, come ben vedete, sono alquanto ignorante in materia e anche se so distinguere i più diffusi (porcini, gallinacci, chiodini, finferli, prataioli) non mi azzarderei mai a raccoglierli nei boschi e nemmeno a cucinarli per i miei commensali.<br />
Non vorrei avere intossicati sulla coscienza...<br />
Ma siccome li adoro e non ne posso fare a meno, mi affido spesso al mio fruttivendolo di fiducia, il quale l'altro giorno aveva dei porcini speciali a cui non ho saputo resistere.<br />
Complice il primo freddo, li ho cucinati trasformandoli in una saporitissima vellutata dai sapori autunnali.<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;"><b>VELLUTATA DI FUNGHI PORCINI</b></span></div><div style="text-align: justify;"><b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;"></span></b></div><div style="text-align: justify;"><b>Ingredienti (x 4 persone):</b></div><div><ul><li style="text-align: justify;">700 gr di porcini freschissimi</li>
<li style="text-align: justify;">1/2 cipolla bianca</li>
<li style="text-align: justify;">2 spicchi di aglio</li>
<li style="text-align: justify;">sale e pepe q.b.</li>
<li style="text-align: justify;">4 fette di pane da bruschetta</li>
<li style="text-align: justify;">olio evo</li>
<li style="text-align: justify;">rosmarino</li>
<li style="text-align: justify;">brodo vegetale</li>
</ul></div><b>Procedimento:</b><br />
<br />
1. Pulite bene i funghi, armandovi di strofinaccio umido, spazzolina e coltello. Tagliate poi cappella e gambo grossolanamente.<br />
<br />
2. Preparate il brodo vegetale con acqua bollente e dado e tagliate finemente la cipolla.<br />
<br />
3. Mettete un filo di olio di oliva nella padella e fate soffriggere la cipolla con i 2 spicchi d'aglio, a cui avrete tolto l'anima.<br />
<br />
4. Buttate i funghi nel soffritto e fate insaporire bene per un paio di minuti. Iniziate a versare il brodo bollente sui funghi ricoprendoli. Fate sobbollire per 20 minuti aggiungendo il brodo, sempre bollente, poco alla volta.<br />
<br />
5. Togliete l'aglio e frullate tutto. Regolate di sale e di pepe.<br />
<br />
6. Servite la vellurata caldissima, accompagnandola con le fette di pane fatte bruschettare in forno con olio e rosmarino tagliate a dadini.<br />
<br />
<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEib6nvSnDHFazJIYjEjepzsq_OcPY0qgk0bX5WLVMTql4rfnA1-Ht_XYBEz9vySTyh9pnaMJKumf_j7TXk8UGxDHkta05Bf83k9YxTTLGX583FI5SAOC1CE14n3m3ikyqxh_Osfdv12lJl9/s1600/CIMG6735.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640px" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEib6nvSnDHFazJIYjEjepzsq_OcPY0qgk0bX5WLVMTql4rfnA1-Ht_XYBEz9vySTyh9pnaMJKumf_j7TXk8UGxDHkta05Bf83k9YxTTLGX583FI5SAOC1CE14n3m3ikyqxh_Osfdv12lJl9/s640/CIMG6735.JPG" width="478px" /></a></div><br />
</div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;"><b><br />
</b></span></div></div>Serenahttp://www.blogger.com/profile/04348216241419322535noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-182237897056033679.post-15525732502353883792011-10-24T08:57:00.001+02:002011-10-25T22:34:50.226+02:00CUOR DI MELA<div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJ0SvJx6jQ0zRaaAtaxGE6QjK7H0SB_zZrwfhnEwlyfsuHpsxGN_vw7MaabfPpjArfDTT2UYXlRHFjKOn41tBmDZb-ZtMBOIzj8MQGiXAUB3cNDH08YN3cfUP1U9-kEdu5uh2P_SEzrF5M/s1600/CIMG6714-1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJ0SvJx6jQ0zRaaAtaxGE6QjK7H0SB_zZrwfhnEwlyfsuHpsxGN_vw7MaabfPpjArfDTT2UYXlRHFjKOn41tBmDZb-ZtMBOIzj8MQGiXAUB3cNDH08YN3cfUP1U9-kEdu5uh2P_SEzrF5M/s640/CIMG6714-1.jpg" width="478" /></a></div><br />
Se qualcuno mi chiedesse qual è il profumo più buono del mondo, non esiterei un attimo a rispondere: il profumo dei biscotti appena sfornati.<br />
Alla pasta frolla proprio non riesco a resistere, e questo è un dato di fatto, ma i biscotti "frollosi" hanno quel non so chè in più che li fanno volare in cima alle mie preferenze. Sarà che da sempre sono la mia colazione preferita: ci sono quelli che al duo "cornetto-cappuccino" proprio non sanno resistere, quelli salutisti che si accontentano di un velo di marmellata (senza zucchero, per carità!) su una secca fetta biscottata e ci sono quelli come me che amano inzuppare i biscotti burrosi e zuccherosi nel thè strabollente, facendo attenzione a portarseli velocemente alla bocca prima che il calore li sciolga e li faccia ripiombare nel thè con un sonoro "sciaf".<br />
E lo ammetto: io adoro quella marca lì, quella che nelle pubblicità ci fa vedere la famigliola felice che si alza già truccata, pettinata e sorridente (alzi la mano chi al risveglio invece vorrebbe uccidere ogni essere vivente che gli capita a tiro)...e quella marca lì, bisogna ammettere, che qualche biscotto azzeccato lo fa pure...e i cuor di mela (devo mettere il segno del copyright?) sono dei biscotti riuscitissimi, a parer mio.<br />
Cos'hanno di diverso i miei biscotti rispetto agli originali? Forse hanno quel tocco di cannella che con la mela ci va a nozze...e portano in sè tutta la mia soddisfazione nell'averli replicati. Scusate se è poco.<br />
<br />
</div><div style="text-align: justify;"><b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;">CUOR DI MELA</span></b><br />
<b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;"><br />
</span></b></div><div style="text-align: justify;"><b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;"></span></b></div><div style="text-align: justify;"><b>Ingredienti:</b></div><div><ul><li style="text-align: justify;">100 gr di burro morbido</li>
<li style="text-align: justify;">100 gr di zucchero</li>
<li style="text-align: justify;">1 uovo</li>
<li style="text-align: justify;">220 gr di farina 00</li>
<li style="text-align: justify;">1 cucchiaino di lievito per dolci</li>
<li style="text-align: justify;">2 mele</li>
<li style="text-align: justify;">20 gr di burro</li>
<li style="text-align: justify;">1 cucchiaio di miele</li>
<li style="text-align: justify;">1 cucchiaino di cannella</li>
</ul></div><div style="text-align: justify;"><b>Procedimento:</b><br />
<b><br />
</b></div><div style="text-align: justify;">1. Montate il burro ammorbidito con lo zucchero, poi aggiungete l'uovo intero.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">2. Aggiungete la farina e il cucchiaino di lievito setacciati e amalgamate il tutto fino ad ottenere una pasta frolla liscia ed omogenea. Copritela con la carta trasparente e riponetela in frigo per almeno mezz'ora.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">3. Sbucciate le mele e privatele del torsolo. Tagliatele a cubetti piuttosto piccoli e fateli rosolare in padella con il burro. Aggiungete il miele e la cannella e fate cuocere con un coperchio per 15 minuti finchè le mele sono morbide, ma non sfatte.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">4. Stendete la pasta frolla con l'aiuto del mattarello ad uno spessore di 2 mm. Fate dei dischetti (io ho usato il bordo di una flûte da spumante, per non farli troppo grandi), poi riponete un po' di ripieno su un dischetto e richiudetelo con un altro, facendo attenzione a sigillare bene i bordi.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">5. Infornate i biscotti a 180°C per 15-20 minuti, fino a quando i bordi sono ben dorati.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div>Serenahttp://www.blogger.com/profile/04348216241419322535noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-182237897056033679.post-68098344049115792122011-10-14T20:28:00.002+02:002011-10-25T22:36:21.875+02:00FAGOTTINI NERI AL PESCE BIANCO<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDcMkg1KE1SbEDfLNblS87KTeEl3Z5M6F_Rcv9Zv8pM_I8jlh5Wdk0dWaZjwEmz_A5ybR3ubdcTgK45YgQNO0efnCdEF-5_mOSpYMhTLmGUSCBKuhsfoMJhpUNzSWrZU9ZDVs7_SghYmnj/s1600/CIMG6045.JPG"><img alt="" border="0" height="480" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5661937054071484178" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDcMkg1KE1SbEDfLNblS87KTeEl3Z5M6F_Rcv9Zv8pM_I8jlh5Wdk0dWaZjwEmz_A5ybR3ubdcTgK45YgQNO0efnCdEF-5_mOSpYMhTLmGUSCBKuhsfoMJhpUNzSWrZU9ZDVs7_SghYmnj/s640/CIMG6045.JPG" style="display: block; margin-bottom: 10px; margin-left: auto; margin-right: auto; margin-top: 0px; text-align: center;" width="640" /></a><br />
<div style="text-align: justify;">Perdonatemi per il gioco di parole...ma non ho saputo resistere!</div><div style="text-align: justify;">Black&White...Très chic!</div><div style="text-align: justify;">In realtà non sono altro che delle banali crespelle al nero di seppia con ripieno di pesce.</div><div style="text-align: justify;">Ma conciate in questo modo posso dire che fanno la loro sporca figura...e il "nastrino" fatto con la foglia di porro è proprio la ciliegina sulla torta.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Insomma: un primo d'effetto, con zero sbattimento. </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;">FAGOTTINI NERI AL PESCE BIANCO</span></b></div><div style="text-align: justify;"><b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;"><br />
</span></b></div><div style="text-align: justify;"><b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;"></span></b></div><div style="text-align: justify;"><b>Ingredienti per i fagottini al nero di seppia (per circa 12 crespelle):</b></div><div><ul><li style="text-align: justify;">2 uova</li>
<li style="text-align: justify;">125 gr di farina 00 setacciata</li>
<li style="text-align: justify;">230 ml di latte</li>
<li style="text-align: justify;">30 gr di burro fuso</li>
<li style="text-align: justify;">sale</li>
<li style="text-align: justify;">1 bustina di nero di seppia</li>
<li style="text-align: justify;">4 foglie di porro (per legare i fagottini)</li>
</ul><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-weight: bold;">Ingredienti per il ripieno:</span></div></div><div style="text-align: justify;"><ul><li>400 gr di pesce bianco a scelta tra: rombo, sogliola, seppia, merluzzo, coda di rospo o nasello</li>
<li>1/2 cipolla bianca</li>
<li>sale e pepe q.b.</li>
<li>vino bianco per sfumare</li>
</ul><div><span class="Apple-style-span" style="font-weight: bold;">Ingredienti per la salsa:</span></div><div><ul><li>1 confezione di panna fresca da 125 ml</li>
<li>2 cucchiai di concentrato di pomodoro</li>
<li>pepe</li>
<li>prezzemolo tritato</li>
</ul></div></div><div style="text-align: justify;"><b>Procedimento:</b></div><div style="text-align: justify;"><b><br />
</b></div><div style="text-align: justify;">1. Per prima cosa preparate le pastella delle crespelle perchè deve riposare almeno mezz'ora in frigo. Sbattete con le fruste le uova intere con la farina e aggiungete a filo sia il latte che il burro fuso. Sciogliete nella pastella tutta la bustina di nero di seppia e salate.</div><div style="text-align: justify;">Coprite la ciotola con la carta trasparente e lasciate riposare in frigo per mezz'ora.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">2.Rosolate il pesce (io ho usato 200 gr di nasello e 200 gr di seppia) tagliato a tocchetti con la cipolla e poi sfumate con il vino bianco.</div><div style="text-align: justify;">Cuocete per 10 minuti, salando e pepando. </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">3. Preparate le crespelle ungendo ogni volta la padella con un velo di burro.</div><div style="text-align: justify;">Riempitele con il composto di pesce e richiudetele piegando verso il centro i 4 lati (sempre se si possa parlare di lati, visto che sono rotonde, eheh). </div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">4. Prendete le foglie di porro e sbollentatele in acqua. Tagliatele a strisce per la lunga e usatele come nastro per richiudere il fagottino.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">5. La salsa è semplice: riscaldate la panna fresca, in cui scioglierete il pomodoro concentrato e in cui verserete il fondo che avrà rilasciato il pesce durante la cottura.</div><div style="text-align: justify;">Spolverate i fagottini con prezzemolo tritato e serviteli molto caldi.</div>Serenahttp://www.blogger.com/profile/04348216241419322535noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-182237897056033679.post-75609126245126497752011-10-09T21:03:00.004+02:002011-10-25T22:41:20.471+02:00CAPONATA SICILIANA<div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPVIdELdR0nM5J12_7Y4QQXpGgjpmyvWO5RsRiZuqXe98GoMfn4Et33ppD5a6_ezVef31Tkb6zNuPo8IxK09ipQxDojU32ekknhHey9vwd7RV-zaYVa8TKpx3O-KySjgFxhoeQNFV1hYU8/s1600/CIMG6679.JPG"><img alt="" border="0" height="640" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5658484100991047746" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhPVIdELdR0nM5J12_7Y4QQXpGgjpmyvWO5RsRiZuqXe98GoMfn4Et33ppD5a6_ezVef31Tkb6zNuPo8IxK09ipQxDojU32ekknhHey9vwd7RV-zaYVa8TKpx3O-KySjgFxhoeQNFV1hYU8/s640/CIMG6679.JPG" style="display: block; margin-bottom: 10px; margin-left: auto; margin-right: auto; margin-top: 0px; text-align: center;" width="480" /></a><br />
<div style="text-align: justify;">Sono stata in Sicilia una sola volta, un paio di anni fa, ma certi sapori e certi profumi te li porti a casa e non te li scordi più: salsedine, terra riarsa dal sole, pomodori maturi, profumo di zagare e di origano essiccato...</div><br />
<div style="text-align: justify;">E proprio dalla Sicilia (con furore...) arriva questa ricetta, che dedico a chi non ama le mezze misure, i sapori blandi, i profumi neutri.</div><br />
<div style="text-align: justify;">Il gusto agrodolce di questo antipasto/contorno è prepotente, ma attenti a non confondere l'intensità di sapore con la pesantezza, tant'è che ho provato ad usare la caponata come sugo e ne è venuto fuori un piatto delizioso (e digeribile!).</div><br />
Se poi la ricetta è una di quelle tramandate di generazione in generazione, non può che risultare un successo assicurato. Infatti devo sia grammatura degli ingredienti che procedimento a Cettina, cuoca provetta di origini sicule, collaboratrice della scuola di cucina <a href="http://www.casadimela.it/">Casa di mela</a> (da pro-va-re!), che ormai fa e rifà questa ricetta ormai ad occhi chiusi.<br />
<br />
Non è mai troppo presto per iniziare a mettere via qualche barattolino in conserva che diventerà uno dei golosi regali del prossimo Natale.<br />
<br />
<b><span class="Apple-style-span">CAPONATA SICILIANA</span></b><br />
<br />
<div style="text-align: justify;"><b>Ingredienti (x 10 vasetti da 100 ml):</b></div><div><ul><li style="text-align: justify;">1 kg di melanzane nere e lunghe</li>
<li style="text-align: justify;">2 cipolle bianche medie</li>
<li style="text-align: justify;">3 spicchi di aglio </li>
<li style="text-align: justify;">150 gr di olive verdi denocciolate tagliate a pezzetti</li>
<li style="text-align: justify;">50 gr di capperi sotto sale</li>
<li style="text-align: justify;">500 gr di pomodori freschi e polposi (io ho usato i ramati)</li>
<li style="text-align: justify;">100 gr di aceto di vino bianco</li>
<li style="text-align: justify;">50 gr di zucchero</li>
<li style="text-align: justify;">olio d'oliva q.b.</li>
<li style="text-align: justify;">olio di semi d'arachidi q.b. (per friggere)</li>
<li style="text-align: justify;">farina 00 q.b. (per infarinare le melanzane prima di friggere)</li>
<li style="text-align: justify;">sale e pepe q.b.</li>
<li style="text-align: justify;">basilico e prezzemolo q.b.</li>
<li style="text-align: justify;">uova sode e arance a fettine per decorare il piatto</li>
</ul></div><div style="text-align: justify;"><b>Procedimento:</b></div><div style="text-align: justify;"><b><br />
</b></div><div style="text-align: justify;">Il segreto di questa ricetta sta nell'incorporare in sequenza tutti gli ingredienti avendo cura di inserire il successivo solo dopo aver fatto insaporire il precedente nel soffritto di base.</div><div><br />
</div>1. Tagliate la <span class="Apple-style-span">cipolla</span> finissima e fatela appassire in un dito d'<span class="Apple-style-span">olio d'oliva</span> in una pentola abbastanza capiente, che potrà contenere tutti gli ingredienti, insieme ai 3 spicchi d'<span class="Apple-style-span">aglio.</span></div><div><br />
</div><div>2. Tagliate a cubetti i <span class="Apple-style-span">pomodori</span> eliminando tutti i semini e aggiungeteli al soffritto.</div><div><br />
</div><div>3. Pulite il<span class="Apple-style-span"> <span class="Apple-style-span">sedano</span></span>, eliminate i filamenti e le foglie e tagliatelo a tocchetti piccolissimi e dopo averli sbollentati in acqua salata e averli tamponati (Cettina dice che questo passaggio è importantissimo) buttateli nel soffritto.</div><div><br />
</div><div>4. Aggiungete a questo punto le <span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span">olive</span> verdi</span> denocciolate tagliate a piccoli pezzetti e i <span class="Apple-style-span">capperi</span> (messi precedentemente in ammollo per togliere il sale in eccesso), interi o tagliati.</div><div><br />
</div><div>5. Versate l'<span class="Apple-style-span">aceto</span> e lo <span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span">zucchero</span> </span>e fate insaporire.</div><div><br />
</div><div>6. Fate sobbollire per 5 minuti, poi assaggiate e aggiustate di <span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span">sale</span> e <span class="Apple-style-span">pepe</span> </span>e aggiungete il <span class="Apple-style-span">prezzemolo</span> e il <span class="Apple-style-span">basilico</span> tritati. Spegnete il fuoco e coprite.</div><div><br />
</div><div>7. Ora è venuto il momento delle <span class="Apple-style-span">melanzane</span>: tagliatele a cubetti e friggetele in <span class="Apple-style-span">olio d'arachidi</span> bollente dopo averle passate nella <span class="Apple-style-span">farina</span> e setacciate.</div><div>Fate scolare l'olio in eccesso su carta assorbente e quando le melanzane sono belle asciutte tuffatele nella caponata, riaccendendo per un attimo la fiamma per far insaporire il tutto.</div><div><br />
</div><div>8. La caponata andrebbe servita a temperatura ambiente, decorando il piatto di portata con uova sode e arance tagliate a fettine.</div><div>Se volete invece conservarla in vasetti, versatela ancora calda nei barattoli di vetro, chiudeteli e capovolgeteli. Metteteli a testa in giù in una cassetta e copriteli con una coperta di lana e lasciateli in un luogo asciutto e lasciateli che si raffreddino. Ottimo pensiero natalizio, no?</div><div><br />
</div>Serenahttp://www.blogger.com/profile/04348216241419322535noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-182237897056033679.post-35176136399337284472011-09-24T10:30:00.004+02:002011-10-25T22:40:47.541+02:00FINTI BACI DI DAMA AL MASCARPONE E COCCO<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvG4E30jvVkInak5NpMeRV6pjAGfAqo26EG6zHie1JMS179m7Nzbk7IGvJX2yzzneqyMqe0lDee87AIA2kNJiZsAyi1RTQyoDjkTd-TvpiFiH1LXU8Exi6hGvg6HPx95wPDZJiM24SifZS/s1600/CIMG6559.JPG"><img alt="" border="0" height="640" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5655839520018771234" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvG4E30jvVkInak5NpMeRV6pjAGfAqo26EG6zHie1JMS179m7Nzbk7IGvJX2yzzneqyMqe0lDee87AIA2kNJiZsAyi1RTQyoDjkTd-TvpiFiH1LXU8Exi6hGvg6HPx95wPDZJiM24SifZS/s640/CIMG6559.JPG" style="display: block; margin-bottom: 10px; margin-left: auto; margin-right: auto; margin-top: 0px; text-align: center;" width="480" /></a><br />
<div style="text-align: justify;">Beh, 5 mesi cosa vogliate che siano....possono volare come un lampo, così come possono sembrare un'eternità...</div><div style="text-align: justify;">5 mesi lontani dal mio blog sono davvero tanti per me, ma in questo lasso di tempo la pigrizia e la mancanza di tempo l'hanno fatta da padrone.</div><div style="text-align: justify;">E per questo motivo, ritorno in punta di piedi con una ricetta, ma cosa dico ricetta, con un assemblaggio veloce di 4 ingredienti in croce per dei biscottini rapidi di sicuro successo.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Per questa ricetta devo dire grazie ad una mia amica del cuore, che me li ha fatti assaggiare durante una cena delle nostre...</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span"><b>FINTI BACI DI DAMA CON MASCARPONE E COCCO </b></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span"><b><br />
</b></span></div><div style="text-align: justify;"><b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;"></span></b></div><div style="text-align: justify;"><b>Ingredienti (x 30 baci di dama):</b></div><div><ul><li style="text-align: justify;">60 amaretti (circa 170 gr)</li>
<li style="text-align: justify;">200 gr di mascarpone</li>
<li style="text-align: justify;">20 gr di zucchero a velo</li>
<li style="text-align: justify;">20 gr di cocco rapé (grattugiato)</li>
<li style="text-align: justify;">caffè (quello della moka) q.b.</li>
<li style="text-align: justify;">pirottini di carta</li>
</ul></div><div style="text-align: justify;"><b>Procedimento:</b></div><div style="text-align: justify;"><b><br />
</b></div><div style="text-align: justify;">Preparate il caffè con la moka e versatelo in un piatto per farlo raffreddare.</div><div style="text-align: justify;">Intanto preparate la farcia dei (finti) baci di dama, amalgamando mascarpone, zucchero a velo setacciato e cocco.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Imbevete velocemente gli amaretti nel caffè ormai freddo. Mettete un po' di farcia su un amaretto e chiudete il tutto con un altro amaretto, a mo' di baci di dama.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Riponete i baci di dama nei pirottini e sistemateli su un'alzatina.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Et voilà, il gioco è fatto!</div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhE1Esq03a3Q6Y6ftJyb6GDjnGlAWYoulhuldie_V9G1YOVjYl5aGxkF1MQmplLwgxNp6Mkc3I010oWfYQxNCL1jEBi7J7SwZtDOKljIJ-jsD1ZfKvAuJnQaT7PMK399uQxLjIIypLr6LnQ/s1600/CIMG6554.JPG"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5655840444696391122" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhE1Esq03a3Q6Y6ftJyb6GDjnGlAWYoulhuldie_V9G1YOVjYl5aGxkF1MQmplLwgxNp6Mkc3I010oWfYQxNCL1jEBi7J7SwZtDOKljIJ-jsD1ZfKvAuJnQaT7PMK399uQxLjIIypLr6LnQ/s400/CIMG6554.JPG" style="cursor: hand; cursor: pointer; display: block; height: 400px; margin: 0px auto 10px; text-align: center; width: 300px;" /></a>Serenahttp://www.blogger.com/profile/04348216241419322535noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-182237897056033679.post-25417306482185048032011-04-16T13:18:00.007+02:002011-10-25T22:42:13.143+02:00TROTA SALMONATA CON PESTO DI MANDORLE<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJJBnf2N0YB4WD6t8dWZJq4zjxqcw_Gp5gKKw7VFMmEMEElctVuT-2ioHXh_qduU-u3uvxMPt_UTKvbt7lwmbls45txgMERpCfHP5uPlisQQilcoXP3S6P-NpU8YLEFxTjPvo-y4PXW-6O/s1600/CIMG6226.JPG"><img alt="" border="0" height="480" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5596140910904290354" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjJJBnf2N0YB4WD6t8dWZJq4zjxqcw_Gp5gKKw7VFMmEMEElctVuT-2ioHXh_qduU-u3uvxMPt_UTKvbt7lwmbls45txgMERpCfHP5uPlisQQilcoXP3S6P-NpU8YLEFxTjPvo-y4PXW-6O/s640/CIMG6226.JPG" style="display: block; margin-bottom: 10px; margin-left: auto; margin-right: auto; margin-top: 0px; text-align: center;" width="640" /></a><br />
<div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">Non so mai come si possa riprendere il filo del discorso, dopo 2 mesi di totale assenza dal mio e dal blog dei miei amici...</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">In realtà ho fatto un passo indietro e per un po' mi sono concessa il lusso di tornare a fare la visitatrice invisibile di questi deliziosi spazi web...</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">Ogni tanto fa bene non essere parte di niente e tornare nella massa anonima di appassionati di cucina che attingono ricette e scopiazzano a destra e manca per risolvere il problema di una cena all'ultimo minuto.</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span"><br />
</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">Pero' è stato comunque un momento bello, frenetico, fatto di viaggi e di mille impegni, e di tante tante altre cose che in qualche modo hanno scombussolato la mia vita, ma ormai è ora di ributtarsi e riprendere le fila del discorso e lo faccio con una ricetta veloce veloce, facile facile...che mi permetta un rientro in punta di piedi...</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span"><br />
</span></div><div style="text-align: justify;"><b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;">TROTA SALMONATA CON PESTO DI MANDORLE </span></b></div><div style="text-align: justify;"><b><span class="Apple-style-span"><br />
</span></b></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span"><b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;"></span></b><b>Ingredienti per 4 persone:</b></span></div><div><ul><li style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">4 filetti di trota salmonata</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">20 pomodorini ciliegini</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">1 manciata di mandorle spelate</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">2 cucchiai di pesto alla genovese (basilico, aglio, olio e sale)</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">olio evo, sale fino, pepe bianco</span></li>
</ul></div><div style="text-align: justify;"><b><span class="Apple-style-span">Procedimento:</span></b></div><div style="text-align: justify;"><b><span class="Apple-style-span"><br />
</span></b></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">Disporre i filetti di trota in una pirofila unta d'olio con la pelle a contatto con il fondo.</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">Salare, pepare e infornare a 180°C a forno già in temperatura.</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span"><br />
</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">Nel frattempo tritare grossolanamente le mandorle e unirle al pesto e ai pomodorini tagliati in 4.</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">A metà cottura (dopo 10 minuti circa dall'inserimento delle trote in forno), cospargere il pesto sui filetti e infornare fino a cottura ultimata, cioè per circa altri 20 minuti.</span></div><div style="text-align: justify;"><br />
</div>Serenahttp://www.blogger.com/profile/04348216241419322535noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-182237897056033679.post-37562219525065658372011-02-21T21:30:00.001+01:002011-10-25T22:42:37.876+02:00POLENTA CON CIUFFETTI DI CALAMARO<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhI8IWY4051Romb3660otBUNIDLOl38q3WaB09IfBEaH2WDy0iH4X3z9hXz9oZZYp7Y3EY8TA0LKS_FWORpiigFY95m4V0xRxu2CYrXwRq_HsqCRqNXkNmJn4nC3shxzmosEK4kb4NsDjPW/s1600/CIMG6040.JPG"><img alt="" border="0" height="640" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5570238177813838322" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhI8IWY4051Romb3660otBUNIDLOl38q3WaB09IfBEaH2WDy0iH4X3z9hXz9oZZYp7Y3EY8TA0LKS_FWORpiigFY95m4V0xRxu2CYrXwRq_HsqCRqNXkNmJn4nC3shxzmosEK4kb4NsDjPW/s640/CIMG6040.JPG" style="display: block; margin-bottom: 10px; margin-left: auto; margin-right: auto; margin-top: 0px; text-align: center;" width="480" /></a><br />
<div style="text-align: justify;">Se vogliamo, questa è un po' una ricettina <b>mare e monti</b>, anche se ormai i "<i>moscardini con la polenta</i>" è diventato un piatto classico, che quasi ogni ristorante di pesce propone a menù.</div><div style="text-align: justify;">Nonostante ciò la polenta, per me, è un tutt'uno con spezzatini di selvaggina, funghi trifolati e cassouela, ovvero piatti che si troverebbero comodamente in una baita dopo una bella sciata.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Anche se l'abbinamento classico prevede i moscardini, sabato mattina al mercato ho optato per i ciuffetti di calamaro per due buoni motivi:</div><div style="text-align: justify;">- sono più economici</div><div style="text-align: justify;">- quelli avanzati, li ho potuti usare per fare un sughettino niente male</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;">POLENTA CON CIUFFETTI DI CALAMARO</span></b></div><div style="text-align: justify;"><b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;"><br />
</span></b></div><div style="text-align: justify;"><b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;"></span></b></div><div style="text-align: justify;"><b>Ingredienti per polenta (da fare il giorno prima):</b></div><div><ul><li style="text-align: justify;">1,5 l di acqua</li>
<li style="text-align: justify;">400 gr di polenta di mais gialla</li>
<li style="text-align: justify;">1 goccio d'olio</li>
<li style="text-align: justify;">sale grosso</li>
</ul>Fate bollire l'acqua con un goccio d'olio, salatela e buttate a pioggia la farina di polenta. Mescolate per tutto il tempo di cottura (osservate il tempo scritto sulla scatola della farina).</div><div>Versate la polenta pronta su un tagliere di legno e fatela raffreddare.</div><div>Tagliate delle fette di 2 cm di spessore e passate le fettine così ottenuta su una griglia ben calda da entrambi i lati.</div><div><br />
</div><div><div style="text-align: justify;"><b>Sugo con ciuffetti di calamari:</b></div><div><ul><li style="text-align: justify;">250 gr di ciuffi di calamari</li>
<li style="text-align: justify;">400 gr di pelati</li>
<li style="text-align: justify;">mezza cipolla</li>
<li style="text-align: justify;">sale, olio, pepe </li>
<li style="text-align: justify;">prezzemolo tritato</li>
</ul>Tagliate grossolanamente i ciuffetti e buttateli nel sugo che avrete fatto con un soffritto di olio e cipolla. Salate, pepate e spolverate con il prezzemolo tritate.</div><div><br />
</div><div>Servite il tutto ben caldo: può essere un antipasto sfizioso o un secondo di pesce.</div></div>Serenahttp://www.blogger.com/profile/04348216241419322535noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-182237897056033679.post-13199636124862766032011-02-15T20:46:00.003+01:002011-10-25T22:44:20.724+02:00VITAMINA C CANDITA<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjPxZZom3-8ybPngARkdnoH-5Z_fh6fS-udiXJ0R96xCk_Ys3cZdlUE17oCczdWpoG7w2MnxwOwQV4OJ3pHtBGVPS394pjwl34zH6CkDBXAM9OW8TixB1KFUcn5ahHhPD6i3RK6Xcegm4W/s1600/CIMG5968.JPG"><img alt="" border="0" height="640" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5570237821534506914" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjjPxZZom3-8ybPngARkdnoH-5Z_fh6fS-udiXJ0R96xCk_Ys3cZdlUE17oCczdWpoG7w2MnxwOwQV4OJ3pHtBGVPS394pjwl34zH6CkDBXAM9OW8TixB1KFUcn5ahHhPD6i3RK6Xcegm4W/s640/CIMG5968.JPG" style="display: block; margin-bottom: 10px; margin-left: auto; margin-right: auto; margin-top: 0px; text-align: center;" width="480" /></a><br />
<div style="text-align: justify;">Alzi la mano chi quest'anno non si è ancora beccato l'influenza.</div><div style="text-align: justify;">Suina, canina, asiatica, africana....chi ci capisce qualcosa è bravo!</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Io me la sono cavata con un paio di giorni a letto, con febbre ballerina, tanto mal di ossa e tosse catarrosa...pero' ne sono uscita indenne, anche grazie alle amorevoli cure di nonna e mamma che ogni 3x2 si presentavano con un bicchiere di spremuta d'arancia "che la vitamina C fa bene", "che bere qualcosa ti fa passare la tosse", "che se lo bevi tutto guarisci presto"...</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Ora: è vero che ci si aspetta di vedere queste scene quando la malata è in questione è sì e no una bambina dell'asilo....ma a me capita ancora, anche a 25 anni. Che ci vuoi fa'???</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Pero' tutto questo ingurgitare di vitamina C non mi è bastato, anzi ho preso l'occasione al balzo e ho utilizzato le bucce d'arancia avanzate per farne delle striscioline candite, da conservare e utilizzare all'evenienza: decorare un cannolo siciliano, unirle ad una cioccolata calda, sgranocchiare come una caramella.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;">SCORZE D'ARANCIA CANDITE</span></b></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 11.6667px;"><b><br />
</b></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 12px;"><b><span class="Apple-style-span" style="font-size: 16px; font-weight: normal;"><b>Ingredienti:</b></span></b></span></div><div><ul><li style="text-align: justify;">350 gr di scorza di arance non trattate, con la buccia abbastanza spessa</li>
<li style="text-align: justify;">500 gr di zucchero</li>
<li style="text-align: justify;">250 gr di acqua</li>
</ul></div><div style="text-align: justify;"><b>Procedimento:</b></div><div style="text-align: justify;"><b><br />
</b></div><div style="text-align: justify;">Tagliate le scorze d'arancia a listarelle dalla larghezza di circa 1 cm, togliendo la parte bianca in eccesso.</div><div style="text-align: justify;">Mettetele in ammollo in una bacinella piena di acqua fredda per 3 giorni, cambiando l'acqua 2 o 3 volte al giorno. Questo serve a togliere l'amaro.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Preparate lo sciroppo facendo bollire 2 parti di zucchero con 1 parte di acqua: per la quantità di scorze che ho indicato, bastano 500 gr di zucchero e 250 gr di acqua.</div><div style="text-align: justify;">Quando lo sciroppo spicca il bollore immergete le bucce di arancia e far bollire per 2 minuti.</div><div style="text-align: justify;">Scolate le scorze con una ramina e mettetele ad asciugare su una griglia per un giorno.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Ripetete l'operazione per altri 2 giorni: per questo motivo non dovete buttare lo sciroppo avanzato, anzi nel caso dovesse risultare poco, potete preparare e aggiungerne dell'altro usando sempre la proporzione zucchero-acqua di 2:1.</div><div style="text-align: justify;">Dopo avere immerso le bucce per la quarta volta, prima che si asciughino, buttatele nello zucchero semolato e fatele asciugare. </div><div style="text-align: justify;">Potete conservarle per qualche mese in un barattolo di vetro.</div>Serenahttp://www.blogger.com/profile/04348216241419322535noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-182237897056033679.post-91410965960337264712011-02-13T13:21:00.006+01:002011-02-13T13:31:49.538+01:00IDENTITA' GOLOSE 2011: REPORTAGE...IN RITARDO<div style="TEXT-ALIGN: justify">Di solito i bravi giornalisti piazzano il reportage di un evento sulla scrivania del capo già il giorno dopo la chiusura dell'evento stesso...ma siccome io non sono nè brava nè tantomeno una giornalista, ci ho messo un bel po' (due settimane, sigh!) per trovare il tempo di riordinare pensieri ed emozioni provate a <b>Identità Golose 2011.</b></div><br /><div style="TEXT-ALIGN: justify">Non vi preoccupate, non vi aspettate lunghe e lunghe digressioni su quanto è stato bello (e lo è stato), su quanto è stato emozionante vedere all'opera chef stellati (e lo è stato), su quanto è competente e lungimirante Paolo Marchi nella scelta dei protagonisti e degli argomenti (e lo è)...</div><br /><div style="TEXT-ALIGN: justify">Vi dirò solo in pillole quello che - ahimè - vi siete persi, con la speranza di stuzzicarvi la curiosità per partecipare l'anno prossimo!!</div><br /><div style="TEXT-ALIGN: justify">Ma iniziamo con ordine: </div><br /><div style="TEXT-ALIGN: justify"><b><span class="Apple-style-span" style="color:#330033;">1) GIANLUCA FUSTO</span></b></div><div style="TEXT-ALIGN: justify"><b><span class="Apple-style-span"><br /></span></b></div><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhx10x-x3VgRBAaO1cJ6AZOqOhlUdlo8PiwaqbrXbic8n7_grL_FBZTfK0JNkiHmbuWBnJniwJCMusU0j7ydVaLmZp1KluusA2Oqe8hiFrHvEFALlWlNlkHLc9UPWA9Pp1Eog3cWIvjmQr0/s1600/CIMG6002.JPG"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5570238794040795554" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; CURSOR: hand; HEIGHT: 300px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhx10x-x3VgRBAaO1cJ6AZOqOhlUdlo8PiwaqbrXbic8n7_grL_FBZTfK0JNkiHmbuWBnJniwJCMusU0j7ydVaLmZp1KluusA2Oqe8hiFrHvEFALlWlNlkHLc9UPWA9Pp1Eog3cWIvjmQr0/s400/CIMG6002.JPG" border="0" /></a><div style="TEXT-ALIGN: justify">Se il buon giorno si vede dal mattino...allora la mia scelta di assistere appena arrivata al Milano Convention Centre alla conferenza di <a href="http://www.gianlucafusto.com/">Gianluca Fusto</a> si è rivelata una scelta piu' che azzeccata.</div><br /><div style="TEXT-ALIGN: justify">Gianluca è uno che parla con il cuore, che gesticola e si anima quando esprime i suoi concetti innovativi. Ribadisce più volte che l'<b>interpretazione</b>, l'esperienza sensoriale che nasce dall'assaggio di una ricetta, è ciò che in pasticceria fa la differenza. La percezione di strutture, profumi, sapori, emozioni differiscono da persona a persona e perciò è importante educarci al fine di dare giudizi.</div><br /><div style="TEXT-ALIGN: justify">E a riprova di ciò il suo motto è "<b><i>conoscersi per conoscere</i></b>".</div><br /><div style="TEXT-ALIGN: justify"></div><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7cDoseNsQW9P3aEpx2nUfW2u_097hTriDhpCSESe_ytZl5MzB4Wgd6FuXl1AZ59OsOMXWS6nAeurAr7Q_y4LkdBJZSB1Gtrq7OEjaCzGwbTm0yvh_Qh0Nd4pFKUppif2EDZanLuYVM-kC/s1600/CIMG6004.JPG"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5570238956745875618" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; CURSOR: hand; HEIGHT: 300px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7cDoseNsQW9P3aEpx2nUfW2u_097hTriDhpCSESe_ytZl5MzB4Wgd6FuXl1AZ59OsOMXWS6nAeurAr7Q_y4LkdBJZSB1Gtrq7OEjaCzGwbTm0yvh_Qh0Nd4pFKUppif2EDZanLuYVM-kC/s400/CIMG6004.JPG" border="0" /></a><br /><br /><div style="TEXT-ALIGN: justify">Gianluca spiazza tutti parlando di <b>7 sensi.</b>..io mi sento già un ignorante perchè a scuola me ne avevano elencati solo 5...ma poi tutto ha un senso: lui parla di 5 sensi diretti e di 2 indiretti, quest'ultimi da allenare.</div><br /><div style="TEXT-ALIGN: justify">1) <b>Profumo</b>: molecole volatili che possono essere "bloccate" in grassi, zuccheri e alcool.</div><br /><div style="TEXT-ALIGN: justify">2) <b>Aromi</b>: percepiti nellla parte retronasale</div><br /><div style="TEXT-ALIGN: justify">3) <b>Vista</b>: ormai diventato dominatore dell'universo sensoriale, a discapito degli altri sensi che ne escono così indeboliti</div><br /><div style="TEXT-ALIGN: justify">4) <b>Udito</b>: impariamo a concentrarci sui rumori legati alla masticazione</div><br /><div style="TEXT-ALIGN: justify">5) <b>Sapori</b>: sensazioni percepite nella cavità orale, dolce, salato, amaro, acido, omami</div><br /><div style="TEXT-ALIGN: justify">Ma sono i sensi indiretti a fare la differenza nell'interpretazione di un piatto:</div><br /><div style="TEXT-ALIGN: justify">1) <b>Sensazione termica/tattile/boccale</b>: temperatura, consistenza (croccante, morbido, vellutato), sensazione che deriva dal contatto con la posata (non ci avevo mai fatto caso che anche il contatto di un cucchiaino "freddo" con le labbra già ci manda dei messaggi)</div><br /><div style="TEXT-ALIGN: justify">2) <b>Sensazioni chimiche indifferenziate</b>: non percepite dalle papille ma causate da sostanze chimiche (piccante dà una sensazione di calore e bruciore, il mentolato suggerisce freddo e il tannino astringenza).</div><br /><div style="TEXT-ALIGN: justify"></div><div style="TEXT-ALIGN: justify">Percio' un vero professionista deve tener conto che il suo piatto può essere interpretato tenendo conto di tutto questo insieme di sensi.</div><br /><div style="TEXT-ALIGN: justify">E dopo la teoria, Gianluca ci ha voluto mettere alla prova in questo percorso di educazione sensoriale, deliziandoci con questo: </div><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhD_akWlItSMV8_hB3Dl4SSkx-dExHjAzr-ToKKY5DwK79d0wBa5YQOmcMP_Yzb4i_JFNW8EJZup4JAOCERZ2Iprq_q4YkemLeZNgcp9H3pYc1rLacMJeb0HpNJyuu_6gYT4EHXfyln9_je/s1600/CIMG6006.JPG"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5570239117303830210" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; CURSOR: hand; HEIGHT: 300px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhD_akWlItSMV8_hB3Dl4SSkx-dExHjAzr-ToKKY5DwK79d0wBa5YQOmcMP_Yzb4i_JFNW8EJZup4JAOCERZ2Iprq_q4YkemLeZNgcp9H3pYc1rLacMJeb0HpNJyuu_6gYT4EHXfyln9_je/s400/CIMG6006.JPG" border="0" /></a><div style="text-align: justify;">Ecco come il dessert 4.0 ci viene introdotto"A prima vista è glassa lucida e intensa, che con leggerezza e rotondità, si accomoda su una mousse di cioccolato. Qui tutto cominciò. L'acidità e la freschezza dell'amarena non deve temere nulla dall'abbraccio caloroso della mandorla di Noto e dalla crema di caramello, leggermente salata. Il dolce e l'amaro infine, salutano la croccantezza del gruè di cacao, che ricorda al nostro palato che tutto ebbe inizio in un attimo di cioccolato".</div><br /><div>COMPOSIZIONE</div><div><br />1) Fondo di biscotto al cioccolato sovrastato da crema di mandorla al limone</div><br /><div>2) Fondo di strusel di grué con colata di caramello Orizaba</div><br /><div>3) Ganache montata al cioccolato</div><br /><div>4) Gelatina di ciliegie</div><br /><div>5) Sorbetto di mascarpone e vaniglia</div><br /><div> </div><br /><div><b><span class="Apple-style-span"style="color:#330033;">2) VIVIANA VARESE</span></b></div><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAjBYTiiqQ2UNao_u_nAp8N7rh2TMIbvWhAoSvgb43F_QTngtYoILEr3-DQqxmo6RSIVX7WsEuWI3X-c3AuCZyq5bysBK0FH7CKZTQkDtbLEI2lAkIi1W4J1NTewSuHGQyvMMpoL4jfO99/s1600/Varese-ID+2011.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5570240284446313794" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 359px; CURSOR: hand; HEIGHT: 400px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgAjBYTiiqQ2UNao_u_nAp8N7rh2TMIbvWhAoSvgb43F_QTngtYoILEr3-DQqxmo6RSIVX7WsEuWI3X-c3AuCZyq5bysBK0FH7CKZTQkDtbLEI2lAkIi1W4J1NTewSuHGQyvMMpoL4jfO99/s400/Varese-ID+2011.jpg" border="0" /></a>Una delle poche donne chef...e io è da tempo immemore che voglio andare da <a href="http://www.aliceristorante.it/">Alice</a>, il suo ristorante qui a Milano. All'interno della manifestazione "Un risotto per Milano" ci ha presentato questo risotto con fondente di cipollotto di Tropea con mousse di Provolone del Monaco e riduzione di vino Aglianico....spettacolare!<div><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBmWyrL6OF9NENWmcNxKWkfywWiu73e15pW3ZGuclG2y9JDptfiEFIm_3xixMayL7_aC3auNXs-bUhR8ydVQcYIfAPxUHAygL4W4Q7wYwP9RiGCCP3VlhA8ekkH870sS90gYYYJyBFOiW2/s1600/CIMG6014.JPG"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5570241027019432962" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; CURSOR: hand; HEIGHT: 300px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBmWyrL6OF9NENWmcNxKWkfywWiu73e15pW3ZGuclG2y9JDptfiEFIm_3xixMayL7_aC3auNXs-bUhR8ydVQcYIfAPxUHAygL4W4Q7wYwP9RiGCCP3VlhA8ekkH870sS90gYYYJyBFOiW2/s400/CIMG6014.JPG" border="0" /></a><b><span class="Apple-style-span"style="color:#330033;">3) ANDREA BESUSCHIO</span></b></div><div><b><span class="Apple-style-span"><br /></span></b></div><div>Di <a href="http://fragolaezafferano.blogspot.com/2011/01/pasticceria-besuschio.html">lui</a> ho già detto tutto....ma non vi ho detto di cosa è riuscito a fare a Identità Golose per un "Risotto per Milano"...</div><div>Il suo <b>So-Riso croccante </b>è stato davvero un trionfo. E Andrea lo introduce così: "Dal riso al latte, prende forma un cubetto croccante e profumato all'arancia e cannella. Accompagnato da una composta di pere e un sorbetto di mascarpone. Un incontro soave di strutture, di temperature per arrivare al So-Riso".</div><div><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiozqJdzLKD-NdYUh784kEqTIdgBDRLfZ4VbIboxiOn9QsGGnzo7KCtGTG_B4XVWRINibRz-JmYAioIuY8l38-jpODwLfmY41E_O6u57tLe8j1zl_bWNWrdBDNsNkx380vrV6ks5BK4vuT5/s1600/CIMG6022.JPG"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiozqJdzLKD-NdYUh784kEqTIdgBDRLfZ4VbIboxiOn9QsGGnzo7KCtGTG_B4XVWRINibRz-JmYAioIuY8l38-jpODwLfmY41E_O6u57tLe8j1zl_bWNWrdBDNsNkx380vrV6ks5BK4vuT5/s400/CIMG6022.JPG" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5573098108695979106" /></a><div style="text-align: center;"><span class="Apple-style-span">Io e Andrea a "Un risotto per Milano"</span></div><div><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiu4qtQOYvJy6FNtMcH5hLVG1YhTOCZDeuqNTFvr23TtoR0cnDaNWPSiI3JoqX1cVA2PvioLVLqzWJiNurfuJhZAuBMQ5JqRchJKP7u_k8gUjCuCeI0PoVTD1MMyLC5OrIfl9ZGwsxY6qQ8/s1600/CIMG6028.JPG"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5570241204578467010" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 400px; CURSOR: hand; HEIGHT: 343px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiu4qtQOYvJy6FNtMcH5hLVG1YhTOCZDeuqNTFvr23TtoR0cnDaNWPSiI3JoqX1cVA2PvioLVLqzWJiNurfuJhZAuBMQ5JqRchJKP7u_k8gUjCuCeI0PoVTD1MMyLC5OrIfl9ZGwsxY6qQ8/s400/CIMG6028.JPG" border="0" /></a><div style="text-align: center;"><span class="Apple-style-span">Il So-Riso croccante di Andrea Besuschio</span></div></div><div><br /><div style="text-align: justify; "><b><span class="Apple-style-span"></span></b></div><div style="text-align: justify; "><b>1) Quadrotti di riso al latte dolce:</b></div><div style="text-align: justify; "><ul><li>180 gr di riso Carnaroli</li><li>800 gr di latte intero fresco</li><li>35 gr di panna fresca 35%</li><li>45 gr di zucchero semolato</li><li>3 gr di stecca di vaniglia polinesiana</li><li>23 gr di cannella in stecche</li><li>1 gr di sale di Maldon</li><li>2 gr di zest di arancia fresco</li></ul>In una casseruola mettere il riso, coprirlo di acqua fredda. Portare il tutto a bollore. Raffreddare bene sotto l'acqua fredda corrente per togliere l'amido in eccesso. In un'altra casseruola mettere il latte e aggiungere i restanti ingredienti. Portare a 60° e lasciare in infusione per almeno 20 minuti. Unire il riso al latte e cuocere per almeno 8 minuti dall'inizio del bollore. Scolare il riso e ridurre per qualche minuto il liquido. Unire il tutto e lasciar raffreddare.</div></div><div><b><br /></b><div><b><span class="Apple-style-span" style="font-weight: normal; "><b>2) Composta di pere caramellate:</b></span></b></div><div><ul><li>1 kg di pere Williams</li><li>50 gr di burro</li><li>100 gr di zucchero semolato</li><li>70 gr di acqua</li></ul><div style="text-align: justify;">Lavare, sbucciare e tagliare le pere a dadini. Realizzare un caramello secco con lo zucchero, deglassare con il burro, aggiungere le pere e l'acqua. Cuocere a fuoco moderato fino ad ottenere una composta. Conservare in frigo.</div></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div><b>3) Sorbetto Mascarpone e Vaniglia:</b></div><div><ul><li>1362 gr di acqua minerale</li><li>360 gr di zucchero semolato</li><li>120 gr di glucosio atomizzato</li><li>60 gr di zucchero invertito</li><li>247 gr latte scremato in polvere</li><li>12 gr stabilizzante SE 64</li><li>840 gr di mascarpone</li><li>12 gr di stecca di vaniglia polinesiana</li></ul><div style="text-align: justify;">Unire allo stabilizzante dello zucchero semolato. Unire all'acqua il latte in polvere e scaldare a 20°. Aggiungere quindi lo zucchero invertito e scaldare a 25°. Unire quindi il glucosio.</div></div><div style="text-align: justify;">A 45° aggiungere lo zucchero con lo stabilizzante.</div><div style="text-align: justify;">Portare il tutto a 82/84°, aggiungere la vaniglia e far marinare e raffreddare per almeno 6 ore. Riscaldare la base a 35° ed emulsionare con il mascarpone freddo. Mantecare.</div><div><br /></div><div><b>4) Impanatura:</b></div><div><ul><li>100 gr di farina di mandorle</li><li>100 gr di pane bianco essiccato</li><li>45 gr di farina di mais</li><li>1 uovo</li><li>1 l di olio di riso</li></ul><div style="text-align: justify;">Portare l'olio a 180°, immergere i quadrotti di riso e latte, che avrete impanato passandoli prima nell'uovo sbattuto e nelle farine/pane. Friggere fino ad ottenere una crosta dorata croccante e omogenea. Scolare e posizionare su una carta paglia.</div></div><div><b><br /></b></div><div><b>5) Presentazione: </b></div><div><b><br /></b></div><div>Posizionare tre quadrotti in modo armonioso nel piatto. Dressare la composta di pere, terminare con una chenelle di sorbetto. Decorare con una foglia d'oro sul sorbetto.</div></div></div><div><br /></div><div>Non può essere stato un caso che sia toccato a me presentare questa ricetta rivisitata di <b>Riso e Latte</b> che, come potete vedere in <a href="http://fragolaezafferano.blogspot.com/2010/07/il-riso-e-latte-della-felicita.html">questo post</a>, pubblicato in tempi non sospetti, veniva eletto come piatto della felicità!!</div><div><br /></div><div><br /></div><div>Non mi resta che ringraziare tutti gli organizzatori di questo evento,<b> Paolo Marchi </b>in primis, la <b>Magentabureau </b>per lo splendido lavoro, e Elisa Pella in particolare...grazie anche a tutte le <b>foodbloggers </b>che hanno condiviso con me questa magnifica esperienza!!!</div>Serenahttp://www.blogger.com/profile/04348216241419322535noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-182237897056033679.post-59950206828416056362011-01-29T13:44:00.017+01:002011-01-29T17:01:31.544+01:00PASTICCERIA BESUSCHIO<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0HcNcAhZ12G8IonL_ITM4LcsXDbkWlqVi1zzb8A5jSgbFB2axpnRp0EPJ_OEYUoWBC8lpXOVEKZk0Y3hvOizy-o-kCLXxHvzmvQnBu78dxxnhVlqdYH8zPqOLMgCGOAM1r9VQr8pAE9jN/s1600/CIMG5982_picnik.jpg"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0HcNcAhZ12G8IonL_ITM4LcsXDbkWlqVi1zzb8A5jSgbFB2axpnRp0EPJ_OEYUoWBC8lpXOVEKZk0Y3hvOizy-o-kCLXxHvzmvQnBu78dxxnhVlqdYH8zPqOLMgCGOAM1r9VQr8pAE9jN/s400/CIMG5982_picnik.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5567620604631479298" /></a><div style="text-align: center;"><span class="Apple-style-span">Pasticceria Besuschio</span></div><div style="text-align: center;"><span class="Apple-style-span"><u><br /></u></span></div><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAroztLszU7bCk5ZgYZWve3zKLJod5Deb8Hsemi9GG1b9SBOqFH0JRE6fXHJd-URb8NUdNwLgUcHL-eFWaNChD2lF55MT-0YmUuwIwhaBfbY9_Z4Te65A-G9OLqBCH2Qyu4Crrd-nwjBCo/s1600/CIMG5981.JPG"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 300px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAroztLszU7bCk5ZgYZWve3zKLJod5Deb8Hsemi9GG1b9SBOqFH0JRE6fXHJd-URb8NUdNwLgUcHL-eFWaNChD2lF55MT-0YmUuwIwhaBfbY9_Z4Te65A-G9OLqBCH2Qyu4Crrd-nwjBCo/s400/CIMG5981.JPG" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5567635476379129330" /></a><p class="MsoNormal" style="text-align: center; "><span>Enoteca annessa alla Pasticceria</span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; "><span><b>Come avere più 165 anni e non sentirli...</b></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; "><span class="Apple-style-span"><span><b>1845: </b>questo è l’anno in cui la <a href="http://www.pasticceriabesuschio.it/"><b>Pasticceria Besuschio</b></a> ha aperto per la prima volta i suoi battenti. </span><span class="Apple-style-span">E da allora è sempre stata lì, fiera e accogliente, in piazza Marconi ad Abbiategrasso, e sebbene nella sua storia si sia rinnovata, ampliata, rimodernata, è riuscita a conservare sempre un alone di sacralità che tutti questi anni di onorata attività le hanno conferito.</span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify; "><span class="Apple-style-span"><span>E quest'atmosfera calda e luminosa avvolge come un abbraccio d'altri tempi gli avventori che, come me, varcano la soglia della pasticceria sull'imbrunire di una gelida sera di gennaio, in ricerca di calore e conforto che non tardano ad arrivare grazie al sorriso della signora Besuschio e ai piccoli scrigni di golosità disposti con maestria nel bancone. La solita clientela affezionata si accomoda sicura al solito posto e si mescola ai nuovi avventori, giunti fin qua spinti dalla fama e dalla genialità del maestro cioccolatiere <b>Andrea</b>, che ha saputo sapientemente raccogliere il testimone dell'indimenticato papà Attilio e continuare una storia fatta di genuinità e estro, di tradizione e passione secolare..</span><span class="Apple-style-span">.</span></span></p><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBYvh6Lgc0ldlJfQ7A15AlSNNh6geQatvozZStiKmezqNIeGzV6WZmMdn1Znn2r7A9inbZobreS4Kgvj7AsMeKH0R067eX6ccvlk8Kv7gMJKsZtwi6ngbFVttMIaEOlI8rO9wkeP_hkzis/s1600/388.jpg"><img style="text-align: justify;display: block; margin-top: 0px; margin-right: auto; margin-bottom: 10px; margin-left: auto; cursor: pointer; width: 380px; height: 350px; " src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBYvh6Lgc0ldlJfQ7A15AlSNNh6geQatvozZStiKmezqNIeGzV6WZmMdn1Znn2r7A9inbZobreS4Kgvj7AsMeKH0R067eX6ccvlk8Kv7gMJKsZtwi6ngbFVttMIaEOlI8rO9wkeP_hkzis/s400/388.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5567588370558772178" /></a><div style="text-align: center;"><span class="Apple-style-span">Andrea Besuschio</span></div><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-family: 'trebuchet ms'; ">Andrea è proprio come te lo aspetti: realista, deciso, ancorato profondamente nella sua realtà, di una semplicità disarmante ma con la testa che va a mille. Lo guardi e sai che per lui ciò che conta veramente è la faccia soddisfatta della clientela che riesce ogni volta a stupire con le sue creazioni che fanno volare ad un metro da terra.</span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span"><span>Andrea ha capito la sua strada molto presto, il dna non mente. In più il profumo del laboratorio è un richiamo troppo forte per lui. Pochi anni nel marketing e poi, impugnati i ferri del mestiere, formazione presso </span><span class="Apple-style-span"><b>l</b><span class="Apple-style-span"><b>’</b><i style="font-weight: bold; "><a href="http://www.valrhona.com/us/#/espace-gourmets/ecole-du-grand-chocolat">École du Grand Chocolat</a></i><b> </b>di Tain l’Hermitage con maestri come </span><span class="Apple-style-span" style="font-weight: bold; ">Pascal Brunstein, Frédéric Bau, Yann Duytsche. </span><span class="Apple-style-span">Grazie a questi mostri sacri e ad un'innata creatività, Andrea ha saputo</span></span><span class="Apple-style-span"> reinventare la sua attività con uno stile proprio improntato alla genuinità e alla qualità delle materie prime: i</span><span class="Apple-style-span">l <span class="Apple-style-span">ripudio di tutto ciò che sa di industriale<span> </span>e artificiale e un'attenzione particolare verso i prodotti del territorio sono dei capisaldi della filosofia dei Besuschio.</span></span></span></p> <a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinT9FqOd_mpRQPLYTB6eJpDGaRh2ogc2baCGoJmW5NX-pR7-ojUvu-W8odE3CF-Kz7-RfmsMEjZitkVdBH3HToSy_LcFrzbwK1JavEBfsXu2Jn6Qes7ifrw76uCNVHzWYRDl_P6cLEd5p2/s1600/CIMG5977.JPG"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinT9FqOd_mpRQPLYTB6eJpDGaRh2ogc2baCGoJmW5NX-pR7-ojUvu-W8odE3CF-Kz7-RfmsMEjZitkVdBH3HToSy_LcFrzbwK1JavEBfsXu2Jn6Qes7ifrw76uCNVHzWYRDl_P6cLEd5p2/s400/CIMG5977.JPG" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5567627758996929042" /></a> <p class="MsoNormal" style="text-align: center;"><span class="Apple-style-span">Colossale forno storico della pasticceria (50.000 mattoni!!)</span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span">Forte di una tradizione familiare senza pari (papà Attilio vanta nel suo curriculum 2 dolci brevettati) e sostenuto da una grande padronanza tecnica acquisita alla scuola <b>Valrhona,</b> Andrea ha imparato che la tradizione va cullata, ma allo stesso tempo nutrita passando ore e ore in laboratorio, con i collaboratori più fidati, a sperimentare, asssaggiare, rifare, rimaneggiare. Questa continua <b>tensione verso la perfezione</b> è sicuramente uno dei tratti che maggiormente contraddistinguono Andrea. </span><span class="Apple-style-span">E non è difficile immaginarselo in laboratorio a temperare il cioccolato con una cura quasi maniacale, accostando sapori e profumi che magari ha attinto dall'antico taccuino di ricette dei suoi predecessori oppure che la sua genialità gli ha suggerito.</span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span">E il frutto di cotanta passione non rimane chiuso in laboratorio, come in una torre d'avorio ma viene regalato al pubblico. L</span><span class="Apple-style-span">a terza domenica di ottobre, in occasione della festa patronale, Andrea ha un appuntamento con la sua città: presenta le novità, le ricette messe a punto dopo mesi di prove e controprove. </span></span><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span">Ed ecco apparire nuove<b> praline, lievitati, dolci da viaggio, gusti di gelato, pasticcini, biscotteria.</b></span></span></span></p> <p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">Quest’anno è stato l’anno di<b> 4 tipi di dragées: Notty, Mandy, Salty, Coffy</b></span></p><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitBrecsZX_pWx7eVvZzJUnpvsAUJTADAgN3WdkUf7jfWe5U-qc80yjgHxDUpuifnJAWpUiV95Prt6ZiheLA71RImQdtbwcw0t02DCG3UZKCI5A9c_fa5lQNh2FKPZwxuVtQsm3HHz3uRVK/s1600/CIMG5996.JPG"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitBrecsZX_pWx7eVvZzJUnpvsAUJTADAgN3WdkUf7jfWe5U-qc80yjgHxDUpuifnJAWpUiV95Prt6ZiheLA71RImQdtbwcw0t02DCG3UZKCI5A9c_fa5lQNh2FKPZwxuVtQsm3HHz3uRVK/s400/CIMG5996.JPG" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5567629396380929426" /></a><p class="MsoNormal" style="text-align: center;"><span class="Apple-style-span">Le novità: le dragées (Mandy, Salty, Notty)</span></p> <a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9MMp3m_SMlS-3DrDOkkqGe2K71pr2BxtLAF68cquChL_v61mxahsNvyxYUszZg0Ppb-5zRVZxqTcBrlppQGBwnIzckJT-27SDjmxeCpSPcN3y2pH89hh4WA3ZxtMrjtMx5zC4p7ZyHdPS/s1600/CIMG6001.JPG"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9MMp3m_SMlS-3DrDOkkqGe2K71pr2BxtLAF68cquChL_v61mxahsNvyxYUszZg0Ppb-5zRVZxqTcBrlppQGBwnIzckJT-27SDjmxeCpSPcN3y2pH89hh4WA3ZxtMrjtMx5zC4p7ZyHdPS/s400/CIMG6001.JPG" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5567630138655652114" /></a> <p class="MsoNormal" style="text-align: center;"><span><b>Mandy</b>: Mandorle, crema di mandorle,cioccolato bianco Ivoire, the verde Matcha, wasaby, zucchero a velo, burro liquido-----> Inaspettato</span></p><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEie6KfsFV3rnZtDZbF8HCM47e9a2lI19gAvbXLHQyt_vkzlJcrdIEGmcZxydS-bELYLT307NqG5_QtJRVZ7OoNTFvu_-e5Wk9GUma-mvKMrl3Q2oP9a9WPw9Ajz79R742oHFyrYY2yeAa3t/s1600/CIMG5999.JPG"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEie6KfsFV3rnZtDZbF8HCM47e9a2lI19gAvbXLHQyt_vkzlJcrdIEGmcZxydS-bELYLT307NqG5_QtJRVZ7OoNTFvu_-e5Wk9GUma-mvKMrl3Q2oP9a9WPw9Ajz79R742oHFyrYY2yeAa3t/s400/CIMG5999.JPG" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5567631210272670834" /></a><p class="MsoNormal" style="text-align: center;"><span><span class="Apple-style-span"><b>Salty</b>: Arachidi, cioccolato al latte Orizaba, pasta di arachide, sale di Pirano, vaniglia Bourbon------> contrastante</span><b><o:p></o:p></b></span></p> <a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlGZ6ALb6npBylCS29hHFoJikwTC1prRirrY2O3DaY-wKW0vQ1QBvavOa4o7DZE-3WZ6zFOOz6IYwTfeMkz5Q26MPPiJ8CY5usgzdgYyn0lcrHgq_qcSGFKgBjwidvBvG3Dx6GWpwZJr-h/s1600/CIMG5998.JPG"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 400px; height: 300px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjlGZ6ALb6npBylCS29hHFoJikwTC1prRirrY2O3DaY-wKW0vQ1QBvavOa4o7DZE-3WZ6zFOOz6IYwTfeMkz5Q26MPPiJ8CY5usgzdgYyn0lcrHgq_qcSGFKgBjwidvBvG3Dx6GWpwZJr-h/s400/CIMG5998.JPG" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5567632686165379474" /></a> <p class="MsoNormal" style="text-align: center;"><span><b>Notty</b>: Nocciole Piemonte IGP, cioccolato al latte, pasta nocciola, olio essenziale di limone, cannella in polvere, zucchero a velo, cacao in polvere, vaniglia Bourbon ------> confortante</span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span><span class="Apple-style-span">Oltre alle dragées, quest'anno è stato presentato un nuovo lievitato: ritagli di marroni della Val di Susa, limone candito, fava tonka, bacca di vaniglia di Tahiti...<b>CraKelé</b>...Una morbidezza davvero d'altri tempi.</span><b><o:p></o:p></b></span></p> <p class="MsoNormal"><span><o:p><b> </b></o:p></span></p> <a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3bJt7sflU7-WPcqoloLo7jMUplwU0OxmpucP6XRG0OMBry2dcn1H40RQJ-QjfajuoYZ39k5jl0sltL4rwmaUfFj8jlejHgLCnmUjg9hIhd-qBNerMznswQhhUUqQEApRu1xTEhQYKRKAB/s1600/CIMG5988.JPG"><img style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 300px; height: 400px;" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3bJt7sflU7-WPcqoloLo7jMUplwU0OxmpucP6XRG0OMBry2dcn1H40RQJ-QjfajuoYZ39k5jl0sltL4rwmaUfFj8jlejHgLCnmUjg9hIhd-qBNerMznswQhhUUqQEApRu1xTEhQYKRKAB/s400/CIMG5988.JPG" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5567633959099575218" /></a> <p class="MsoNormal" style="text-align: center;"><span class="Apple-style-span" ><b>CraKelé</b>: farina, zucchero, burro, tuorli, marroni canditi, limone candito, nocciola, vaniglia Tahiti, fava di Tonka</span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">Insomma ormai l'avrete capito: il connubio tradizione e innovazione è vincente da Besuschio e Andrea con la sua maestria tecnica e la sua fantasia è un vincitore.</span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13.3333px; color: rgb(238, 50, 36); ">Pasticceria Besuschio</span></p><span class="Apple-style-span"><p><span class="Apple-style-span">piazza Marconi, 59, Abbiategrasso (Milano) - ITALIA<br /></span></p></span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span><span class="Apple-style-span">Telefono: +39.02.94966479</span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span"><span>Vi aspetto domani a <b>WineLove</b> per un <b>Risotto per Milano</b> dove Andrea presenterà il suo </span><span class="Apple-style-span"><b>So-riso croccante</b>: riso e latte cotto in i</span><span class="Apple-style-span">nfusione nella cannella e nella scorza d’arancio, reso di forma quadrata e poi impanato in una panure di pane bianco, farina bianca e farina di mandorle e fritto nell’olio di riso. Il tutto accompagnato da una composta di pere e da una pallina di gelato al mascarpone di Abbiategrasso e vaniglia</span></span></p> <span class="Apple-style-span" style="font-size: 13.3333px; "><div style="text-align: center; "><b>Gli chef</b></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwKZXlRQwwj1sPiU9S3MjwOR5BQ__uhTqGBCTAtMyGxwDZdOoyoTSbrzRss80dwTG4lOxHwi55Bzjl38q2nW9T7k3bdzR2f4e7J-NPPjBRFh7JQZiBf-bvkW5u-U78ND0dMAYhk71_lVym/s1600/Collage_chef.jpg"><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwKZXlRQwwj1sPiU9S3MjwOR5BQ__uhTqGBCTAtMyGxwDZdOoyoTSbrzRss80dwTG4lOxHwi55Bzjl38q2nW9T7k3bdzR2f4e7J-NPPjBRFh7JQZiBf-bvkW5u-U78ND0dMAYhk71_lVym/s400/Collage_chef.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5565326574150381106" style="display: block; margin-top: 0px; margin-right: auto; margin-bottom: 10px; margin-left: auto; text-align: center; cursor: pointer; width: 340px; height: 340px; " /></a><div style="text-align: center; "><span class="Apple-style-span" style="font-size: 13.3333px; "><b>I Foodblogger che li presenteranno</b></span></div><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZK9dGkVfanRAPG0cI3J6hAnMXc2jvo1d6-Hjvgr-lj50isdnlVtHPV0Sz4jpHcx1cGIPlgku9c3ZkOfdonctVzjy5FHVSUnkuMfQrzs6nb9D3yOqcPKi0nqq2d7tWGryFxcgzs84gzU46/s1600/Collage+Blogger.jpg"><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZK9dGkVfanRAPG0cI3J6hAnMXc2jvo1d6-Hjvgr-lj50isdnlVtHPV0Sz4jpHcx1cGIPlgku9c3ZkOfdonctVzjy5FHVSUnkuMfQrzs6nb9D3yOqcPKi0nqq2d7tWGryFxcgzs84gzU46/s400/Collage+Blogger.jpg" border="0" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5565326219059998034" style="display: block; margin-top: 0px; margin-right: auto; margin-bottom: 10px; margin-left: auto; text-align: center; cursor: pointer; width: 340px; height: 340px; " /></a></span>Serenahttp://www.blogger.com/profile/04348216241419322535noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-182237897056033679.post-3891845803434030022011-01-23T21:20:00.002+01:002011-01-24T14:28:34.178+01:00IDENTITA' GOLOSE - UN RISOTTO PER MILANO - WINELOVE<div style="TEXT-ALIGN: justify"><span class="Apple-style-span">E mentre la maggior parte di noi ancora stava ritrovando i ritmi giusti per rientrare in carreggiata dopo i bagordi delle feste natalizie, <a href="http://www.marchidigola.it/">Paolo Marchi </a>e il suo team aveva già messo a punto il programma - e che programma!!! - della nuova edizione di <a href="http://www.identitagolose.it/italiano/programma.php">Identità Golose</a>, il congresso italiano della cucina d'autore arrivato alla sua 7^ edizione che si svolgerà a Milano presso il Milano Convention Centre in via Gattamelata 5 il <b>30 e 31 gennaio</b>...neanche tra una settimana!!!</span></div><div style="TEXT-ALIGN: justify"><span class="Apple-style-span"><br /></span></div><div style="TEXT-ALIGN: justify"><span class="Apple-style-span"><b>Chi di voi ci sarà</b>??? Lasciate a casa figli, consorti, concubini e badanti e venite...non potete mancare!!!</span></div><div style="TEXT-ALIGN: justify"><span class="Apple-style-span">E' un'occasione da perderci la testa, sembra di essere in un mondo surreale: ti giri a sinistra e incontri lo chef stellato che è il tuo mito, non fai in tempo a girarti a destra e intravedi quella foodblogger che segui da così tanto tempo. In più si respira quell'atmosfera frizzantina generata dalle tante menti brillanti riunite assieme per l'occasione dal sapiente Paolo Marchi, perfetto padrone di casa. </span></div><div style="TEXT-ALIGN: justify"><span class="Apple-style-span">Insomma <b>Identità Golose</b> ha tutte le carte in regola per essere un concentrato di inaspettate emozioni e di altrettanto inattese scoperte...</span></div><div style="TEXT-ALIGN: justify"><span class="Apple-style-span"><br /></span></div><div style="TEXT-ALIGN: justify"><span class="Apple-style-span">Anche perchè <b>Identità Golose</b> è un po' come una <i>matrioska</i>: una manifestazione con al suo interno un'altra manifestazione (<b><a href="http://www.winelove.it/programma2011.html#">WineLove</a></b>) e al suo interno un altro evento (<b><a href="http://www.identitagolose.it/risotto_per_milano.php">Un risotto per Milano</a></b>), a cui partecipo anch'io in prima persona (insieme a <a href="http://www.chez-babs.com/">Babs</a>, le <a href="http://www.sorelleinpentola.com/">Sorelle in Pentola</a>, <a href="http://www.untoccodizenzero.it/">Sandra</a> di "Un tocco di zenzero", <a href="http://tzatzikiacolazione.blogspot.com/">Lydia</a> di "Tzatziki a colazione", <a href="http://www.alcibocommestibile.com/">Genny</a> di "Al cibo commestibile" e molte altre....) Insomma un'occasione irripetibile, m<span class="Apple-style-span">a vi svelerò tutto nel mio prossimo post!!!</span></span></div><div style="TEXT-ALIGN: justify"><span class="Apple-style-span"><br /></span></div><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjF2vMlKY29nwIL2xNhf4xWsFAstOKTWfhnmAhnlzsckkdjOz3ZF8B-eYQOGdFQc5kty-1TdIt8LuhtfRK8jdtuW-cYz8R3y9pHedKWA2YipjfhKchJ4cvEKVb3ytCNbsKyop374_n1Bixr/s1600/165382_1835215202844_1314366136_2097589_2809743_n.jpg"><span class="Apple-style-span"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5565317129337051714" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; WIDTH: 392px; CURSOR: hand; HEIGHT: 600px; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjF2vMlKY29nwIL2xNhf4xWsFAstOKTWfhnmAhnlzsckkdjOz3ZF8B-eYQOGdFQc5kty-1TdIt8LuhtfRK8jdtuW-cYz8R3y9pHedKWA2YipjfhKchJ4cvEKVb3ytCNbsKyop374_n1Bixr/s400/165382_1835215202844_1314366136_2097589_2809743_n.jpg" border="0" /></span></a> <div style="TEXT-ALIGN: justify"><span class="Apple-style-span">No, dai, non sono così crudele, percio' non vi lascerò così a bocca asciutta: allora un assaggio del programma di "<b>Un risotto per Milano</b>", che si svolgerà sia per le vie meneghine, sia all'interno del Milano Convention Centre, sede di Identità Golose.</span></div><div style="TEXT-ALIGN: justify"><span class="Apple-style-span"><br /></span></div><div style="TEXT-ALIGN: justify"><span class="Apple-style-span"><b>In giro per la città</b>:</span></div><div style="TEXT-ALIGN: justify"><b><span class="Apple-style-span" style="color:#330033;"></span></b></div><div style="TEXT-ALIGN: justify"><span class="Apple-style-span"><p style="FONT-WEIGHT: normal; COLOR: rgb(51,51,51); LINE-HEIGHT: 20px"><span style="font-size:0;">-</span><span style="font-size:100%;"> <strong>Marchesino</strong> (patron Gualtiero Marchesi): chef Daniel Canzian<br />dalle 12 alle 15 in piazza della Scala, angolo via Filodrammatici 2<br />- <strong>Peck</strong>: chef Ferdinando Martinotti<br />dalle 16.30 alle 19.30 in via Spadari 9<br />- <strong>Peck Italian Bar</strong>: chef Matteo Pisciotta (chef del ristorante Luce di Varese)<br />dalle 16.30 alle 19.30 in via Cantù 3<br />- <strong>Trussardi alla Scala</strong>: chef Andrea Berton<br />dalle 17.30 alle 19.30 in piazza della Scala 5<br />- <strong>Park Hyatt</strong>: chef Filippo Gozzoli<br />dalle 18:00 alle 20:00 in via Tommaso Grossi 1</span></p><p style="LINE-HEIGHT: 20px"><span class="Apple-style-span"><b>All'interno del Milano Convention Centre (via Gattamelata 5):</b></span></p><p style="LINE-HEIGHT: 20px"><span class="Apple-style-span"><strong><span class="Apple-style-span">Sabato 29 gennaio</span><br /></strong><span class="Apple-style-span">• <span class="Apple-style-span">ore 16 chef Cesare Battisti (Ratanà)</span></span><span class="Apple-style-span"><br /><span class="Apple-style-span">• ore 18 chef Matias Perdomo (Al Pont de Ferr)</span><br /><span class="Apple-style-span">• ore 20 chef Matteo Torretta (Resort Feudi della Medusa – S. Margherita di Pula CA)</span></span></span></p><p style="FONT-WEIGHT: normal; LINE-HEIGHT: 20px"><strong><span class="Apple-style-span">Domenica 30</span><br /></strong><span class="Apple-style-span">• ore 12 chef Daniel Canzian (Il Marchesino)</span><br /><span class="Apple-style-span">• ore 14 chef Viviana Varese (Alice)</span><br /><span class="Apple-style-span">• ore 16 chef-pasticcere Andrea Besuschio (Pasticceria Besuschio – Abbiategrasso)</span><br /><span class="Apple-style-span">• ore 18 chef Alessandro Negrini e Fabio Pisani (Il Luogo di Aimo e Nadia)</span></p><p style="FONT-WEIGHT: normal; COLOR: rgb(51,51,51); LINE-HEIGHT: 20px"><strong>Lunedì 31<br /></strong>• ore 11 chef Christian e Manuel Costardi (Cinzia – Da Christian e Manuel - Vercelli)<br />• ore 13 chef Stefano Deidda (Il Corsaro - Cagliari)</p><p style="LINE-HEIGHT: 20px"><span class="Apple-style-span" style="LINE-HEIGHT: 15px"></span></p><p style="PADDING-RIGHT: 0px; PADDING-LEFT: 0px; FONT-WEIGHT: normal; PADDING-BOTTOM: 10px; MARGIN: 0px; LINE-HEIGHT: 18px; PADDING-TOP: 0px"><span class="Apple-style-span" style="LINE-HEIGHT: normal"><b><span class="Apple-style-span" style="FONT-WEIGHT: normal"><b><span class="Apple-style-span" style="FONT-WEIGHT: normal">Non vi ho fatto venire fame????</span></b></span></b></span></p><p style="COLOR: rgb(0,0,0)"></p><p style="COLOR: rgb(0,0,0)"></p><span class="Apple-style-span">Allora non vi resta che prenotare i vostri risotti o:</span> <p></p><p style="PADDING-RIGHT: 0px; PADDING-LEFT: 0px; FONT-WEIGHT: normal; PADDING-BOTTOM: 10px; MARGIN: 0px; LINE-HEIGHT: 18px; PADDING-TOP: 0px"><span class="Apple-style-span" style="FONT-WEIGHT: normal">- per prevendita telefonica: numero verde 800 825 144</span></p><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span" style="FONT-WEIGHT: normal"><span class="Apple-style-span" style="LINE-HEIGHT: normal"><span class="Apple-style-span" style="FONT-WEIGHT: normal; LINE-HEIGHT: 20px"><p style="DISPLAY: inline! important"><span class="Apple-style-span" style="LINE-HEIGHT: 15px"></span></p><p style="PADDING-RIGHT: 0px; DISPLAY: inline! important; PADDING-LEFT: 0px; PADDING-BOTTOM: 10px; MARGIN: 0px; LINE-HEIGHT: 18px; PADDING-TOP: 0px">- Oppure prevendita dal 25 gennaio presso URBAN CENTER MILANO, galleria Vittorio Emanuele 11/12 dalle 8 alle 18 (il 29 dalle 11 alle 20)</p></span></span><p style="COLOR: rgb(51,51,51)"></p></span></span><p></p><p style="PADDING-RIGHT: 0px; PADDING-LEFT: 0px; FONT-WEIGHT: normal; PADDING-BOTTOM: 10px; MARGIN: 0px; COLOR: rgb(0,0,0); LINE-HEIGHT: 18px; PADDING-TOP: 0px"><span class="Apple-style-span">Il ricavato della vendita dei risotti preparati da questi 15 chef (8 euro al piatto...ecchessaràmmmai!!!) andrà alla <a style="COLOR: rgb(136,128,76); TEXT-DECORATION: none" href="http://www.anlaids.org/"><strong><em>Anlaids sezione Lombarda</em></strong></a>.</span></p><p style="PADDING-RIGHT: 0px; PADDING-LEFT: 0px; FONT-WEIGHT: bold; PADDING-BOTTOM: 10px; MARGIN: 0px; COLOR: rgb(0,0,0); LINE-HEIGHT: 18px; PADDING-TOP: 0px"><span class="Apple-style-span" style="FONT-WEIGHT: normal"><span class="Apple-style-span">L'appetito vien mangiando....</span></span></p><p style="PADDING-RIGHT: 0px; PADDING-LEFT: 0px; PADDING-BOTTOM: 10px; MARGIN: 0px; COLOR: rgb(0,0,0); LINE-HEIGHT: 18px; PADDING-TOP: 0px"></p><div style="TEXT-ALIGN: center"><span class="Apple-style-span" style="font-family:'trebuchet ms';font-size:medium;"><span class="Apple-tab-span" style="WHITE-SPACE: pre"></span><i>(...to be continued.....)</i></span></div><br /><p></p><p></p><p style="FONT-WEIGHT: normal; COLOR: rgb(51,51,51)"><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span" style="COLOR: rgb(0,0,0);font-size:13;" ><b><span class="Apple-style-span" style="FONT-WEIGHT: normal; COLOR: rgb(51,51,51); LINE-HEIGHT: 20px"></span></b></span></span></p><p style="PADDING-RIGHT: 0px; DISPLAY: inline! important; PADDING-LEFT: 0px; PADDING-BOTTOM: 10px; MARGIN: 0px; LINE-HEIGHT: 18px; PADDING-TOP: 0px"><span class="Apple-style-span"><b><span class="Apple-style-span" style="FONT-WEIGHT: normal; COLOR: rgb(51,51,51); LINE-HEIGHT: 20px"><span class="Apple-style-span"></span></span></b></span></p><p style="LINE-HEIGHT: 20px"></p><br /><p></p></span></div><div style="TEXT-ALIGN: center"><b><br /></b></div>Serenahttp://www.blogger.com/profile/04348216241419322535noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-182237897056033679.post-17015139160718218842011-01-16T10:33:00.003+01:002011-10-25T22:46:12.534+02:00SCHIACCIATA GLARONESE AL BURRO<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOJJfKJcwpRnNbaLbkT9ekOovFeEe1SITsnr7KR3XkJzEyMJHFa-tNZcAHe9d1Jkh8O6POns581-cHNjCEGS0zJeS4Y5xNcgzS2hBSsOQYO06PFu4p_aqjvTFTZO3WPp9Aty075fIqoGX6/s1600/CIMG5939.JPG"><img alt="" border="0" height="640" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5562498215986860578" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiOJJfKJcwpRnNbaLbkT9ekOovFeEe1SITsnr7KR3XkJzEyMJHFa-tNZcAHe9d1Jkh8O6POns581-cHNjCEGS0zJeS4Y5xNcgzS2hBSsOQYO06PFu4p_aqjvTFTZO3WPp9Aty075fIqoGX6/s640/CIMG5939.JPG" style="display: block; margin-bottom: 10px; margin-left: auto; margin-right: auto; margin-top: 0px; text-align: center;" width="480" /></a><br />
<div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">Lo ammetto, i <b>lievitati</b> sono il mio tallone d'Achille.</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">Sembra che facciano apposta, gli impasti, a gonfiarsi magistralmente per poi fregarmi e appiattirsi senza ritegno, </span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">E nonostante abbia ripercorso i miei gesti a ritroso mille volte, non ho mai capito dove sbagliassi: il lievito di birra non è mai ammuffito, la temperatura in casa è quella giusta e il mio ottimismo è ai massimi livelli. Insomma, gli ingredienti per una buona riuscita ci sono sempre tutti, e invece niente, la solita massa floscia.</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span"><b><br />
</b></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">E anche per questa torta lievitata ho dovuto fare due tentativi. Il primo, manco a dirlo, si è rivelato un fallimento: torta mangiabile solo per la bontà del ripieno. </span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span">Il secondo invece è stato davvero un successo! </span><span class="Apple-style-span">E sull'onda di questa soddisfazione personale, permettetemi di inserire in questo post (per me stessa principalmente) le <i>golden rules</i> per ottenere una pasta lievitata degna di questo nome!</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span"><b><br />
</b></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span">Un'ultima cosa sulla ricetta: </span><span class="Apple-style-span">se non sbaglio prende il suo nome dal <b>cantone svizzero di Glarona</b>. In realtà la ricetta che più si avvicina a questa preparazione si chiama <b>Glarner Birnbrot,</b> ovvero "<i><b>pane glaronese alle pere</b></i>". Il nome stesso indica la presenza di pere (ridotte in purea) nell'impasto e rinvia anche alla forma della torta che assomiglia proprio ad una ciabatta, che se tagliata rivela un'</span><span class="Apple-style-span">ampia superficie di ripieno racchiuso in una sfoglia sottile di pasta lievitata.</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span"><br />
</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">In attesa di assaggiare l'originale, mi gongolo nel risultato di questa!</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span"><b><br />
</b></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span"><span style="color: #330033; font-weight: bold;">SCHIACCIATA GLARONESE AL BURRO </span>(ricetta</span></span><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span"> dello chef pasticcere Claudio Venturini, appresa durante il suo corso di pasticceria presso <a href="http://www.casadimela.it/">Casa di Mela</a>)</span></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span"><b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;"><span class="Apple-style-span" style="color: black;"><br />
</span></span></b></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;">La preparazione si divide in 3 parti:</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;"><br />
</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;">1) preparazione della biga</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;">2) del ripieno</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;">3) dell'impasto</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span"><b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;"><br />
</span></b></span></div><div style="text-align: justify;"><b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;"></span></b></div><div style="text-align: justify;"><b><span class="Apple-style-span">Ingredienti per la biga:</span></b></div><div><ul><li style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">25 gr di lievito di birra</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">7g gr di latte</span></li>
<li style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">25 gr di zucchero</span></li>
</ul></div><div style="text-align: justify;"><b><span class="Apple-style-span">Procedimento:</span></b></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">Fate sciogliere il lievito di birra sbriciolato nel latte e fate lievitare la biga per 30 minuti fino al raddoppio del volume.</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span"><b><br />
</b></span></div><div style="text-align: justify;"><b><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span">VADEMECUM PER LIEVITATI DA P</span><span class="Apple-style-span">AURA</span><span class="Apple-style-span">:</span></span></b></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span" style="font-weight: bold;">1) controllare</span><span class="Apple-style-span"><b> il colore del lievito: </b>anche se non è ancora scaduto, parliamo di cellule vive, e quindi un colore verdognolo è già indice di un certo decadimento</span></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span"><b>2) il lievito deve essere freddo di frigo</b></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span"><b>3) non scaldate mai il liquido: </b>di certo la biga lievita prima, ma lievita male per la troppo CO2 che si viene a formare</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span"><b>4) mai mettere a diretto contatto sale e zucchero: </b>lo zucchero serve ad attivare il lievito, e il sale contrasterebbe questa azione</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span"><b>5) il luogo in cui lievita deve non deve essere nè umido nè troppo caldo: </b>lasciar lievitare coperto da canovaccio a temperatura ambiente o addirittura in un forno tiepido ( e spento!)</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span"><b><br />
</b></span></div><div style="text-align: justify;"><b><span class="Apple-style-span">Ingredienti per il ripieno:</span></b></div><div style="text-align: justify;"><ul><li><span class="Apple-style-span">75 gr di uvetta</span></li>
<li><span class="Apple-style-span">50 gr di vino bianco secco (la ricetta svizzera prevede vino rosso)</span></li>
<li><span class="Apple-style-span">25 gr di arancia candita a cubetti</span></li>
<li><span class="Apple-style-span">2/3 gr di cannella</span></li>
<li><span class="Apple-style-span">25 gr di zucchero</span></li>
<li><span class="Apple-style-span">50 gr di burro</span></li>
</ul><b><span class="Apple-style-span">Procedimento:</span></b></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">Fate bollire a fiamma dolce per una decina di minuti il tutto e comunque fino alla totale evaporazione del vino.<br />
In realtà io ho anche aggiunto qualche dattero (le feste natalizie sono finite!!!) e dei pinoli, nulla vieta di aggiungere prugne o albicocche disidratate, fichi, cedro candito...e chi più ne ha più ne metta!</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">L'ideale sarebbe preparare il ripieno il giorno prima. In ogni caso il ripieno deve essere freddo prima di essere inserito nella pasta lievitata.</span></div><div style="text-align: justify;"><b><span class="Apple-style-span"><br />
</span></b></div><div style="text-align: justify;"><b><span class="Apple-style-span"><b><span class="Apple-style-span">Ingredienti per l'impasto:</span></b></span></b></div><div style="text-align: justify;"><b><span class="Apple-style-span"><b></b></span></b><br />
<ul><li><span class="Apple-style-span">250 gr di farina 0</span></li>
<li><span class="Apple-style-span">100 gr di zucchero</span></li>
<li><span class="Apple-style-span">2,5 gr di sale</span></li>
<li><span class="Apple-style-span">50 gr di latte a temperatura ambiente</span></li>
<li><span class="Apple-style-span">100 gr di burro a temperatura ambiente</span></li>
<li><span class="Apple-style-span">1,5 gr di cannella</span></li>
<li><span class="Apple-style-span">1/2 bacca di vaniglia</span></li>
<li><span class="Apple-style-span">1 arancia grattugiata</span></li>
<li><span class="Apple-style-span">1 uovo e zucchero per spennellare la superficie</span></li>
</ul><div><b><span class="Apple-style-span">Preparazione:</span></b></div><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span">Impastate la biga con una parte di zucchero, il latte e la farina. Aggiungete l'altra parte di zucchero, il sale, la cannella e per ultimo il burro. </span><span class="Apple-style-span">Impastate velocemente per non scaldare l'impasto. </span></span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">Infatti l'impasto deve essere: liscio, fresco e non appiccicoso.</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span"><br />
</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">Fate lievitare l'impasto per circa 10 minuti coperto da straccio non umido e poi dividete la pasta in 2 parti uguali formando due palle.</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span"><br />
</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">Lasciate lievitare un poco e poi stendete i due dischi a 5 mm di spessore.</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span"><br />
</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span">Mettete uno strato di ripieno già freddo su una schiacciata. Inumidite il bordo con uovo sbattuto, richiudete con l'altro disco di pasta. Premete sui bordi per saldare bene e lasciate lievitare per altri 20 minuti, facendo dei buchi sopra con i rebbi di una forchetta.</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span"><br />
</span></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span"><span class="Apple-style-span">Spennellate la superficie con uovo sbattuto e cospargete con zucchero semolato. Lasciate lievitare per altri 15 minuti e infine </span><span class="Apple-style-span">informate a forno caldo a 200°C per 30 minuti per 500 gr di pasta.</span></span></div>Serenahttp://www.blogger.com/profile/04348216241419322535noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-182237897056033679.post-88233965437401083302011-01-11T18:02:00.002+01:002011-10-25T22:50:21.675+02:00CARPACCIO DI FUNGHI PORCINI CON TROILLET<div align="center"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcjit0FZlfMxhjtdPyv6j4RW6TRSmEDgYGArY_YWUGnShl0OKAyrAaIbqJR50uyPGmbg9Lv3HMV9WW0dIyMF3VIbtuOCbjicSE1vsoNnPZEWvwRtgk2G9SSZ6xReOvQErD88MIAdibddin/s1600/CIMG5761.JPG"></a></div><div align="center"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcjit0FZlfMxhjtdPyv6j4RW6TRSmEDgYGArY_YWUGnShl0OKAyrAaIbqJR50uyPGmbg9Lv3HMV9WW0dIyMF3VIbtuOCbjicSE1vsoNnPZEWvwRtgk2G9SSZ6xReOvQErD88MIAdibddin/s1600/CIMG5761.JPG"><img alt="" border="0" height="524" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5559082147589651378" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgcjit0FZlfMxhjtdPyv6j4RW6TRSmEDgYGArY_YWUGnShl0OKAyrAaIbqJR50uyPGmbg9Lv3HMV9WW0dIyMF3VIbtuOCbjicSE1vsoNnPZEWvwRtgk2G9SSZ6xReOvQErD88MIAdibddin/s640/CIMG5761.JPG" style="margin-bottom: 10px; margin-left: 0px; margin-right: 10px; margin-top: 0px;" width="640" /></a></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;"><span style="color: black;">State tranquilli: "<em>Troillet</em>" non è un parolaccia...</span></span></div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Lo so che la maggior parte di voi sta pensando che mi sia inventata di sana pianta questo termine...In realtà chi è familiare con la <em>Val d'Aosta</em> sa a cosa mi riferisco: ovvero al <em>residuo solido della pressatura delle noci durante la produzione dell'olio alle noci</em> (il termine deriverebbe infatti da torchio).</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;"><em></em></div><div style="text-align: justify;">E' proprio quella "cosa" in alto a sinistra della fotografia che assomiglia ad un sasso. In effetti potrebbe essere interpretato come un prop messo lì per abbellire la foto oppure potrebbe essere scambiato facilmente per un'arma impropria... Niente di tutto ciò: è solo un agglomerato, un concentrato di noci.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;">Ho comprato la "cosa" ad una bancarella a Saint Vincent questa estate e finora mi ero sempre limitata ad osservarla con circospezione, pensando a come utilizzarla. Mi ricordo però che la ragazza della bancarella, vedendomi un po' spaesata, mi aveva detto che poteva essere utilizzato per preparare un pane che veniva consumato durante la Quaresima. Ma siccome io</div><div style="text-align: justify;">1) non ho trovato nessuna ricetta in merito</div><div style="text-align: justify;">2) sono una schiappa con i lievitati</div><div style="text-align: justify;">ho deciso di impiegare la "cosa" seguendo il secondo consiglio della ragazza della bancarella, ovvero unito all'olio e ad altri condimenti per insaporire carpacci. Nel mio caso, però, niente carpacci di carne, bensì un bel carpaccio di <strong>funghi porcini,</strong> che personalmente adoro.</div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;"><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;"><strong>CARPACCIO DI FUNGHI PORCINI CON TROILLET</strong></span></div><div style="text-align: justify;"><strong><span style="color: #330033;"></span></strong> </div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;"><strong><span style="color: #330033;"></span></strong></div><div style="text-align: justify;"><b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;"></span></b></div><div style="text-align: justify;"><b>Ingredienti:</b></div><ul><li style="text-align: justify;">funghi porcini</li>
<li style="text-align: justify;">insalata mista</li>
<li style="text-align: justify;">olio evo, sale, pepe, limone</li>
<li style="text-align: justify;">troillet</li>
</ul><div style="text-align: justify;"><b>Procedimento:</b></div><div style="text-align: justify;">La cosa più lunga e perigliosa di questa insalata è la <strong>pulitura dei funghi.</strong></div><div style="text-align: justify;">Mi raccomando: che <strong>non</strong> vi venga in mente di lavarli sotto l’acqua corrente. Basta spazzolarli e pulirli utilizzando un panno umido, avendo cura di tagliare prima con un coltellino la parte di gambo sporca di terra. Raschiate se necessario la cappella o la parte interna del gambo per togliere tutta la sporcizia.</div><div style="text-align: justify;">Una volta puliti, vi consiglio di non staccare la cappella dal gambo ma di affettarli interi dalla parte della lunghezza, così che le fettine ottenute mantengano la sagoma del fungo.</div><div style="text-align: justify;">Preparate a questo punto il condimento: buon olio evo, sale, pepe macinato fresco, qualche goccia di limone, del troillet sbriciolato.</div><div style="text-align: justify;">Disponete i funghi affettati a raggiera su dell'insalata mista fresca e cospargeteli con il condimento appena preparato.</div>Serenahttp://www.blogger.com/profile/04348216241419322535noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-182237897056033679.post-50395466849883749142011-01-06T14:42:00.001+01:002011-10-25T22:50:58.700+02:00BROWNIES<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKzMXVpvK9NOMy9GrU4buZBmt-L9Z83Jf7xsd8_26K2_-JrOU6I5MJGyHuRsxjHR8fGv1oeY8CyDmllTiwPMdADBUOpoKFLMTqpaFneT2uGVB4TwVnbldfcWLz1CuGc79JEb1SCFsvAjiw/s1600/CIMG5907.JPG"><img alt="" border="0" height="640" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5558793368312637250" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKzMXVpvK9NOMy9GrU4buZBmt-L9Z83Jf7xsd8_26K2_-JrOU6I5MJGyHuRsxjHR8fGv1oeY8CyDmllTiwPMdADBUOpoKFLMTqpaFneT2uGVB4TwVnbldfcWLz1CuGc79JEb1SCFsvAjiw/s640/CIMG5907.JPG" style="display: block; margin-bottom: 10px; margin-left: auto; margin-right: auto; margin-top: 0px; text-align: center;" width="490" /></a><br />
<div style="text-align: justify;">Lo so che avevo fatto un fioretto e che mi ero ripromessa di ingerire solo verdurine bollite e scondite, ma proprio questo tristume non mi si addice...non mi diverto proprio a cucinare robe salutari, nono.</div><div style="text-align: justify;">E poi non c'era mica il detto "<i>l'Epifania ogni kg si porta via</i>"? Beh, suonava così a grandi linee, no?</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">In ogni caso mi sono data l'ultima botta di vita con i Brownies, specialità del New England, che anche una non-amante del cioccolato come me sa apprezzare.</div><div style="text-align: justify;">In realtà è un dolce che in America si prepara a Halloween...io che sono un po' sfasata li preparo alla Befana...fa niente, sono buoni comunque e in qualunque momento.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;"><b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;">BROWNIES</span></b></div><div style="text-align: justify;"><b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;"><br />
</span></b></div><div style="text-align: justify;"><b><span class="Apple-style-span" style="color: #330033;"></span></b></div><div style="text-align: justify;"><b>Ingredienti:</b></div><div><ul><li style="text-align: justify;">2 uova</li>
<li style="text-align: justify;">200 gr di zucchero semolato</li>
<li style="text-align: justify;">50 gr di burro</li>
<li style="text-align: justify;">100 gr di cacao in polvere</li>
<li style="text-align: justify;">100 gr di farina 00</li>
<li style="text-align: justify;">450 gr di gherigli di noci tritati grossolanamente</li>
<li style="text-align: justify;">zucchero a velo</li>
<li style="text-align: justify;">pizzico di sale</li>
</ul></div><div style="text-align: justify;"><b>Procedimento:</b></div><div style="text-align: justify;"><b><br />
</b></div><div style="text-align: justify;">Mescolate il cacao con il burro ammorbidito. Aggiungete un uovo alla volta, poi lo zucchero ed infine la farina. Unite le noci tritate grossolanamente e un pizzico di sale.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Per poter tagliare la torta in quadrotti sarebbe meglio usare una tortiera rettangolare o quadrata. Una volta unta e infarinata, versate il composto e cuocete a 150°C per 35-40 minuti.</div><div style="text-align: justify;"><br />
</div><div style="text-align: justify;">Lasciate raffreddare e tagliate la torta in quadrati di 5 cm circa di lato e spolverizzate la superficie con lo zucchero a velo.</div>Serenahttp://www.blogger.com/profile/04348216241419322535noreply@blogger.com3